(G. Piacentini) Non è ancora una vittoria piena, ma è comunque una vittoria. Domani pomeriggio i tifosi giallorossi abbonati in curva Sud potranno andare regolarmente allo stadio per assistere alla gara con il Catania. Lo ha deciso la Prima Sezione della Corte di Giustizia Federale, che ha sospeso il provvedimento del giudice sportivo, che aveva sanzionato la società giallorossa per il «comportamento discriminatorio per motivi di razza» dei tifosi presenti lunedì scorso a San Siro, nella partita contro il Milan, e ordinato la chiusura della Sud per la gara contro il Catania e di entrambe le curve per quella contro il Genoa del 12 gennaio.
A perorare la causa romanista, nella mattinata di ieri, ci aveva pensato il direttore generale Mauro Baldissoni, che all’uscita dagli uffici della procura aveva chiarito il pensiero della società, ribadito poi ai microfoni di Sky dopo la sospensione della sanzione. “La Roma – sono le sue parole – ha sempre avuto posizioni dure sui comportamenti di stampo razzista che avvengono negli stadi. In questo caso riteniamo invece che ci sia stato un grossolano equivoco, lo abbiamo manifestato e ne siamo convinti. Non abbiamo potuto ascoltare alcun tipo di coro razzista, non solo quello chiaramente equivocato ma nemmeno i famosi buu e gli ululati. Da quello che abbiamo raccolto non abbiamo trovato alcuna evidenza di quello che era stato interpretato dalla Procura federale. Riguardo alla norma, dobbiamo rilevare una certa illogicità e incongruenza nella sua applicazione. La chiusura di una curva ha senso quando si vuole punire in via oggettiva un intero settore dove è avvenuto un fatto di cui non si può individuare l’effettivo responsabile, ma quando si tratta di partite in trasferta la stessa sanzione non ha senso. Punire la curva Sud per qualcosa avvenuta nel settore ospiti di San Siro, dove c’erano 900 persone su 1500 che non sono abbonate, significa che la norma è illogica”. Motivazioni, quelle romaniste, che hanno convinto i giudici federali della necessità di un supplemento di indagini. Rimane comunque in vigore la sospensione condizionale della sanzione, decisa dopo la gara casalinga contro il Napoli dello scorso 18 ottobre.