(B. Tucci) – Il tifoso della Roma è amareggiato. Perché? La squadra del cuore è seconda in classifica dietro solo alla Juventus campione d’Italia, che cosa si vuole di più? Cerchiamo di capire e serviamoci di un flash-back, come nei film che si rispettano. Alla fine di agosto, quando stava per cominciare il campionato, la gente giallorossa era perplessa. In panchina sedeva uno sconosciuto e la campagna acquisti non aveva entusiasmato. Insomma, si era scettici e si pensava ad un’altra stagione che sarebbe passata in mezzo al guado, senza infamia e senza lode.
Domando: se vi avessero chiesto di firmare un documento nel quale si diceva che la Roma, alla vigilia di Natale, sarebbe stata nell’attuale posizione di classifica, lo avreste sottoscritto? Certamente sì. Ed allora? È successo, invece, che la Roma ha inanellato dieci successi consecutivi, lasciandosi dietro le due maggiori aspiranti allo scudetto: Juventus e Napoli. Cinque punti di vantaggio. Un sogno, un traguardo insperato e proclami di ottimismo. Si toccava il cielo con le dita e nessuno aveva più paura di pronunciare la parola scudetto. Poi, il patatrac o, comunque, uno stop alla straordinaria sequenza: quattro pareggi, la Juve che non perde più dopo la batosta di Firenze ed il sorpasso. Con i campioni d’Italia che oggi viaggiano con lo stesso vantaggio che aveva la Roma. Ecco spiegata l’amarezza, la rabbia, la delusione. Detto questo, si torni con i piedi in terra e si costruisca quel futuro che dovrebbe vedere il prossimo anno la Roma in Champions. Partendo dalla partita di domani contro il Catania. Niente distrazioni, ma una continua aggressività dal primo all’ultimo minuto. Il tifoso giallorosso spera che il 2014 confermi per la Roma un ruolo da grande protagonista.