(A.Pugliese) – Stavolta si cambia davvero, più per necessità che per virtù. E si è cominciato già ieri, quando la Roma si è ritrovata a lavorare a Trigoria già il giorno dopo la partita, senza avere neanche un giorno di riposo (cosa finora abituale per Rudi Garcia, tranne nelle settimane con tre partite). Ed i cambiamenti andranno avanti durante tutta la settimana, fino ad arrivare a domenica, quando contro il Catania la Roma quasi sicuramente cambierà pelle, scendendo in campo con il 4-2-3-1. Più per necessità che per virtù, appunto, viste le squalifiche di De Rossi e Strootman (con Florenzi e Pjanic costretti a giocare, nonostante la diffida, e quindi a rischio-squalifica per la sfida con la Juventus).
CAMBIO DI MODULO De Rossi lo aveva detto («Dobbiamo gestire i cartellini»), Garcia si era preoccupato solo a metà («L’importante è che non arrivino 3-4 squalifiche insieme»). In realtà il tecnico francese sperava che, in caso di assenze multiple, le stesse fossero distribuite in reparti diversi. Ed invece De Rossi e Strootman («Il Manchester United? Sono storie vecchie — ha detto Chiel Dekker, il suo agente — Kevin è molto felice, ha scelto la Roma perché vuole costruire qui qualcosa di importante, speriamo in un matrimonio lungo») a San Siro hanno «scaricato» la squalifica ed ora salteranno insieme la sfida di domenica con il Catania. Così, Garcia si trova nell’obbligo o di lanciare dentro Taddei (usato anche come regista) o di riportare Florenzi sulla linea dei centrocampisti, cosa però mai successa in questa stagione. O, altrimenti, di passare proprio al 4-2-3-1, idea su cui lavorerà questa settimana, con Pjanic spostato tra i due mediani (insieme a Bradley).
QUESTIONE DI CATTIVERIA Ieri Garcia ha parlato con la squadra, anche se inizialmente era abbastanza nervoso, di certo ancora pensieroso. Un po’ come tutta la squadra, del resto, amareggiata dalla mancata vittoria di San Siro («Dovevamo vincere, ma la strada è ancora lunga. C’è da lottare e lotteremo», ha twittato ieri Benatia), vittoria che avrebbe permesso alla Roma di restare «attaccata» alla Juventus. Il tecnico francese vuole più cattiveria sotto porta, la squadra deve concretizzare di più ed essere più cinica (da questo punto di vista, il ritorno di Totti tra i titolari contro il Catania può essere di grande aiuto). Ma deve ritrovare anche l’equilibrio difensivo. Da questo punto di vista, Garcia ieri ha tirato un sospiro di sollievo: Castan con il Catania ci sarà, la contusione all’anca verrà «riassorbita» in tempo. Altrimenti, quei cartellini di San Siro sarebbero stati ancora più pesanti del previsto.