(M. Galdi) – Solo nella notte la Commissione Bilancio della Camera ha discusso dell’emendamento sugli stadi, ma la strada era stata spianata e il sì è giunto. Oggi si va in aula. La maggioranza (e tutto il Pd) ha fatto quadrato: l’emendamento che velocizza i tempi di realizzazione, ma stoppa le ipotesi speculative piace a tutti. È Dario Nardella, primo firmatario di una proposta di legge sull’impiantistica sportiva, a rivelare a Gazzetta.it l’accordo. «Col ministro Delrio ci siamo messi al lavoro per un emendamento più equilibrato. Puntiamo sull’accelerazione e semplificazione della procedura per la creazione di nuovi impianti e sul project financing. La realizzazione di strutture da parte di privati avviene ‘in cambio’ della gestione di queste e dell’autorizzazione». Continua: «C’è l’accordo, in un anno sarà possibile concludere l’iter».
La nuova versione trova i pareri contrari del presidente della Lega di A, Maurizio Beretta, e il patron della Lazio, Claudio Lotito, che a margine dell’assemblea di Lega hanno ribadito le loro perplessità. «Dispiace che in una normativa che ha aspetti positivi si sia inserito un divieto esplicito relativo all’edilizia residenziale. Ora si rischia di sprecare un’occasione – ha detto Beretta – ed è ovvio che se si pensa ai grandi impianti necessari alla Serie A e anche ai grandi club di B escludere questo tipo di perequazione rischia di rendere impossibile la realizzazione di stadi di grandi dimensioni. All’estero avviene esattamente il contrario». E Nardella ai due consiglia: «Se hanno qualche proposta da fare in concreto queste sono ben accette. Le lamentele servono a poco».