(M.Cecchini) Oh nooo…», hanno sussurrato in molti a Trigoria il 19 novembre vedendo il tweet «giallorosso» di Mark Pannes, braccio destro del presidente Pallotta. Niente di offensivo, ovvio, ma il consigliere Usa — per replicare ad alcune critiche ricevute dal club in estate su strategie e mercato — scriveva orgoglioso: «Oggi: 10 vittorie, 2 pareggi, 0 sconfitte, 32 punti. Primo posto».
La scaramanzia, però, nella vecchia Europa è arte seria e da maneggiare con cura. Non a caso, perciò, tanti tifosi si erano subito preoccupati per questo gesto di giovane orgoglio «yankee». Esagerati? Senz’altro, ma al turno immediatamente successivo la Roma scivolava subito al secondo posto e adesso — dopo Bergamo — comincia un po’ a guardarsi alle spalle.
Non basta. Agli esegeti del rapporto tra beffe e destino non è sfuggito come, con la presenza dei finti maghi all’Olimpico contro il Chievo — sberleffo alla provocazione di Lotito — i successi sono improvvisamente evaporati. Puf. Niente drammi. Siamo razionalmente sicuri che tutto sia soltanto un caso. Però…