(C.Zucchelli) A Trigoria dicono che tra le varie cose che hanno in comune Rudi Garcia e Fabio Capello ci sia anche una particolare vena scaramantica. Chissà, allora, cosa penserà il tecnico francese del fatto che la Roma, con la vittoria contro la Fiorentina, è arrivata al diciassettesimo risultato utile consecutivo: una serie figlia delle 15 partite senza k.o. di questa stagione e delle ultime due dello scorso anno, la vittoria con il Napoli nell’ultima giornata e il pareggio a reti bianche contro il Milan.
Metamorfosi giallorossa Proprio al Meazza, il 12 maggio alle 20.45, è iniziata la striscia positiva dei giallorossi. Stasera si rigioca, stesso posto stessa ora, ma niente è come 218 giorni fa. Soprattutto in casa Roma: l’ex allenatore, Andreazzoli, fa sì parte dello staff di Garcia ma si segnala solto per la disposizione dei «cinesini» in allenamento. Il portiere titolare, Lobont, è retrocesso al 3° posto, l’esterno destro adattato,Marquinhos, si gode le fortune parigine, un centrale (Burdisso) scende in campo col contagocce, un centrocampista (Perrotta) ha smesso, due attaccanti (Lamela e Osvaldo) giocano con alterne fortune in Inghilterra. E nessuno li rimpiange, a Trigoria e fuori.
I reduci Dei titolari di quella sera ci saranno Castan e Dodò (alla 4a partita di fila da titolare), Bradley — chiamato a sostituire Pjanic — e probabilmente Totti. L’americano avrà un compito delicato, considerando che giocherà al posto di quello che, fino a questo momento, è stato un punto fermo della Roma. Garcia ha detto di non essere preoccupato per l’assenza del bosniaco e ha assicurato di fidarsi delle alternative, ma in questa settimana ha parlato più del solito con la squadra perché, tra diffidati e giocatori non al meglio, sa che le seconde linee sono chiamate a dare qualcosa in più.
A Boston Anche perché la partita di oggi è sentita—e tanto — soprattutto in società. E non solo per la rincorsa alla Juve o per il mancato arrivo di Allegri in giallorosso e Ljajic in rossonero. A Boston conoscono (e invidiano) l’appeal mediatico del Milan negli States e nel resto del mondo e vorrebbero una vittoria che, oltre ai tre punti, desse anche prestigio internazionale. Considerando che Balotelli è finito in copertina sul Time, batterlo a casa sua renderebbe più dolce il Natale di Pallotta e soci. Oltre che, naturalmente, quello di Garcia, felice di proseguire la striscia di imbattibilità e di scrollarsi di dosso quel 17.