(C. Zucchelli) – Tra un pomeriggio di shopping con la fidanzata (puntualmente «paparazzato») e un’intervista in Olanda in cui definisce van Gaal «l’allenatore più importante della mia carriera», Kevin Strootman lavora per affrontare, lunedì, la squadra che per prima aveva provato a strapparlo al Psv. Era stato Allegri, più o meno un anno fa, a segnalarlo a Galliani, ma la richiesta degli olandesi, «almeno 18 milioni», aveva frenato sul nascere qualsiasi trattativa. Ci ha pensato la Roma, in estate, a fargli lasciare l’Olanda e la scelta sembra azzeccata: Strootman è uno degli intoccabili di Garcia e, anche se nelle ultime giornate è apparso più stanco e meno preciso del solito, il francese non se ne priva mai.
LAVORO SPECIFICO Dopo aver saltato la prima giornata, Strootman ha giocato sempre: 14 presenze, 3 gol, 4 assist, 1231 minuti disputati è il suo bilancio. Considerato fondamentale anche dall’Olanda, Strootman sta pagando un po’ di stanchezza e per questo lo staff tecnico aveva deciso di fargli fare un po’ di lavoro specifico e differenziato per farlo recuperare. Ma la squalifica di Pjanic e le non perfette condizioni di De Rossi hanno rimandato qualsiasi discorso.
NIENTE CHAMPIONS La Roma ha bisogno di lui, soprattutto perché a San Siro servirà fare la voce grossa. E lui con gli avversari la fa spesso, soprattutto quando deve difendere un compagno. E’ questo suo atteggiamento, pare, che piace tanto ad Allegri, che lo avrebbe voluto soprattutto per la Champions. «Spero di farla il prossimo anno con la Roma, è il nostro primo obiettivo», ha detto qualche giorno fa. «Poi si vedrà – ha aggiunto – . Di certo noi proveremo a giocarci le nostre carte fino all’ultimo».
PENSIERO BRASILE Lo farà con la Roma, lo farà poi anche con l’Olanda, capitata in un girone mondiale di ferro contro Spagna, Cile e Australia. «La Spagna è fortissima – dice Strootman – ma anche le altre avversarie sono temibili. Sappiamo che è un girone difficile». Gli olandesi non dovranno farsi distrarre dall’addio di van Gaal, un c.t. che il centrocampista giallorosso definisce «bravissimo, il più importante per me. Mi dispiace pensare a un’Olanda senza di lui, ma se vuole allenare un club è giusto che segua le sue ambizioni. Per me resterà sempre un grandissimo».
PERICOLO GIALLO Intanto, a proposito di ambizioni, tra la sfida di San Siro e quella dello Juventus Stadium del 5 gennaio, si capirà molto del futuro della Roma. Strootman non vuole perdere la partita contro i campioni d’Italia e per questo, se dovesse arrivare un cartellino giallo al Meazza, se ne farebbe una ragione. Diffidato, salterebbe la gara del 22 contro il Catania ma sarebbe abile e arruolato per Torino. E sarebbe, per lui e per la Roma, la cosa più importante.