Forza fisica e cattiveria agonistica. Tempismo e freddezza sotto porta. Velocità e dribbling. Tutte caratteristiche che distinguono solo i grandi campioni. Dopo annate buie e in continua emergenza economica, i presidenti e i direttori sportivi della Serie A sono tornati ad investire pesantemente per rinforzare le proprie squadre, chi con acquisti mirati, chi spendendo quanto incassato con cessioni pesanti, chi rifondando ancora una volta ma riuscendo a creare una squadra. Prelevando in Italia e all’estero, finalmente si rivedono partite spettacolari e in vetta dominano le formazioni che giocano il calcio più bello. Rileggendo squadra per squadra, dopo 17 giornate di campionato abbiamo tracciato un bilancio dei migliori giocatori acquistati nell’ultima sessione di mercato.
PORTIERI GIOVANI – Davvero difficile selezionare solo un “undici ideale” ed ecco che in alcuni ruoli siamo stati costretti a scegliere un titolare citando forzatamente un altro giocatore nello stesso ruolo. E’ il caso del portiere: le statistiche dicono che fino ad oggi il maggior numero di parate è del brasiliano Rafael de Andrade Bittencourt, estremo difensore dell’Hellas Verona, vera sorpresa del campionato sesto in classifica. Il 31enne brasiliano ha fatto molto meglio dell’omonimo Rafael Cabral strappato in estate dal Napoli alla Roma, finito per fare panchina dietro all’esperto Reina. Al secondo posto del maggior numero di parate c’è Mattia Perin che scegliamo titolare in quest’undici per la crescita conosciuta dopo il difficile anno passato a Pescara. Il portiere del Genoa più volte ha salvato i rossoblu (75 interventi contro gli 82 di Rafael) ma soprattutto sta confermando quanto di buono detto sul suo conto sin da giovanissimo. Partita dopo partita sta insidiando anche il ruolo di titolare nell’Italia Under 21 a Francesco Bardi, che sta alternando ottime parate e topiche clamorose nella sua prima stagione di A al Livorno. Entrambi del 1992, rappresentano un segnale importante per il calcio italiano che stava sempre più virando verso numeri 1 stranieri.
I MUSCOLI DELLA ROMA – Davanti a Perin nel Genoa si schiera la classica difesa a tre di Gasperini: passando alla difesa a quattro però sulla destra sta benissimo Sime Vrsalijko, croato classe 1992, preso proprio dai liguri in estate per 4 milioni dalla Dinamo Zagabria: lo volevano anche Inter e Roma, che avevano adocchiato il talento di un ragazzo che vanta già 5 presenze nella nazionale maggiore. Corsa, dinamismo e buona presenza difensiva da accoppiare con la freschezza atletica di un altro giovanissimo messosi in mostra in questi primi quattro mesi di campionato: il cagliaritano Nicola Murru, anni 19 e già da tre nel giro della prima squadra. Sull’out sinistro pochissimi acquisti e nessuno migliore del giovane sardo. Nella fascia centrale del nostro 4-2-3-1 ci sono i muscoli della Roma seconda in classifica: i 13 milioni per Benatia e i 20 per Strootman sembravano troppi ed invece Sabatini ci ha visto più lungo di tutti inserendo due perni fondamentali nello scacchiere di Garcia. A fianco del marocchino al centro della difesa inseriamo l’esperienza internazionale di Raul Albiol, spesso abbandonato al suo destino dalla svagata difesa del Napoli di Rafa Benitez. Per sorreggere un attacco devastante, a centrocampo servono i muscoli di Strootman affiancati dalla tecnica e dal possesso palla del centrocampista rivelazione del campionato, il brasiliano Jorginho, autore di 7 gol (5 su rigore).
ATTACCO ATOMICO – Fanno coppia nella Juventus capolista ma qui c’è spazio per uno solo e lasciamo scegliere a voi: con una batteria di trequartisti composta dal trio Callejon-Iturbe-Gervinho in avanti chi tra Tevez e Llorente? Undici reti per l’argentino, vero trascinatore dei bianconeri ma perfetta spalla del gigante basco. Cinque le reti di Llorente finora, più tre in Champions dove Tevez è a secco da quattro anni. Entrambi sarebbero in grado di creare spazi perfetti per le vere e proprie “frecce” scelte alle loro spalle: pochi conoscevano Josè Maria Callejon, vero e proprio dodicesimo uomo di Mourinho lo scorso anno a Madrid. Otto gol per lui in campionato, solo uno meno del Pipita Higuain che con tanta fatica lasciamo in panchina. La rivelazione numero uno però si chiama Juan Manuel Iturbe, mancino classe 1993, colpo scovato per l’Hellas da Sean Sogliano. Accelerazioni brucianti e un sinistro di rara potenza e precisione che ha già fatto quattro vittime nei 999 minuti disputati. Meno freddo sotto porta ma molto più generoso (e soprattutto infaticabile) è Gervinho, l’asso voluto da Rudi Garcia e sfoderato appena possibile. Tanti gol divorati davanti ai portieri avversari, stesso numero degli avversari seminati con finte impossibili a velocità stratosferica. Talenti che infiammeranno senza dubbio anche la seconda parte di stagione, dove cercherà conferma Domenico Berardi, talento del Sassuolo già in comproprietà con la Juventus, autore di sette reti in dodici gare. L’ultimo che citiamo è arrivato lo scorso gennaio ma solo da agosto è rientrato a pieno regime: parliamo del capocannoniere del campionato Giuseppe Rossi, che con 14 gol è tornato a far applaudire tutta Firenze, in attesa del rientro di Mario Gomez affamato di gol come Mattia Destro (3 gol in 3 partite, uno ogni 56 minuti giocati). Tutti vogliono arrivare in alto in campionato per partecipare anche ai Mondiali in Brasile e a Prandelli non resta che prendere nota col sorriso.
La Top 11 del mercato estivo (4-2-3-1): Perin, Vrsalijko, Benatia, Albiol, Murru; Jorginho, Strootman; Callejon, Iturbe, Gervinho; Tevez (Higuain).
A cura di Daniele Luciani