(M.Calabresi)-Mentre Rudi Garcia parla a Trigoria, in Corte Federale si sta discutendo del ricorso presentato dalla Roma per la chiusura delle curve dopo i cori di San Siro. Il francese aspetta buone notizie. “Ognuno fa il suo lavoro, ma questa cosa per noi è successa fuori casa – puntualizza Garcia -. Sarebbe più logico vietare la prossima trasferta che chiudere la nostra curva in casa. Ma non so neanche cosa è successo a Milano: se è una cosa sul razzismo, dobbiamo lottare in tutti i modi. Ma se è possibile sapere chi fa queste cose, bisogna colpire le persone, non i singoli tifosi”.
ASSENZE — Arriva il Catania, mancheranno gli squalificati De Rossi e Strootman: assenze, queste, che potrebbero spingere Garcia a cambiare modulo, passando dal 4-3-3 al 4-2-3-1. “Ho due possibilità, di fare giocare un altro centrocampista o cambiare modulo. Per me non cambia molto, nonostante Kevin e Daniele stiano facendo una stagione di altissimo livello: c’è ancora un allenamento per capire cosa è meglio per noi. Su una partita non cambia nulla: abbiamo l’obiettivo di prendere tre punti per chiudere la prima metà di stagione di grande livello. Spero di avere un Olimpico pieno, ma l’importante è fare un bel regalo di Natale ai nostri tifosi”. Il rischio, solito, è legato ai diffidati: ce ne sono altri quattro, e il 5 gennaio c’è Juventus-Roma: “Fare questo calcolo non è una buona cosa: quello che non voglio è prendere un cartellino ingiustificato. Ma se qualcuno fa gol, forse va bene che toglie la maglia…”.
TOTTI SCALPITA — Davanti, dopo il “rodaggio” a San Siro, sembra essere arrivato il giorno del rientro dal 1’ di Totti: “E’ stata una buona cosa aspettare Milano, dove Francesco ha fatto 30 minuti a un buon livello: è guarito, era questa la questione principale. Sia lui che Destro hanno bisogno di allenarsi e di giocare, ma il fatto che sia tornato è veramente una notizia molto importante per tutti. Può iniziare la gara, ma non ha 90 minuti nelle gambe”.
STOCCATINA — Il pericolo di sottovalutare l’avversario, invece, per Garcia sembra non esserci: “Contro Sassuolo e Cagliari non abbiamo sbagliato l’approccio, dovevamo solo segnare di più. Ma non ho bisogno di parlare di questo con i miei giocatori. Hanno una grande voglia di chiudere con una vittoria. La squadra ha piacere di giocare, e nello stesso tempo lo dà anche ai propri tifosi. Nessuno a inizio stagione si sarebbe aspettato una Roma con 38 punti: abbiamo fatto una prima parte incredibile, ma non abbiamo rubato un punto, magari ne manca qualcuno…”.
MERCATO — Garcia ha abituato tutti a parlare solo della prossima partita: nessun accenno, quindi, al mercato. “Apre il 1° gennaio, parlo solo della partita – dice -. Voglio fare in modo che della mia rosa rimangano tutti, perché ho una rosa di qualità. Se bisogna migliorare, vedremo: abbiamo tutto il tempo per parlarne, l’importante è che mi fido di tutti e che nessuno vada via”.
CALCIOSCOMMESSE — Un pensiero anche sul calcioscommesse: “Dobbiamo lottare in tutti i modi, come per il razzismo. Non può esistere questa cosa, ma prima di mettere nomi sui giornali bisogna aspettare le prove e di vedere se è successo qualcosa. Il calcio è troppo bello per fare cose del genere”.