(Gazzetta.it) – Sette gol incassati, in 17 partite: Garcia si gioca il record con la sua ex squadra, il Lille, che ieri ne ha presi due. Per il marocchino doppietta e polemiche: “Dicevano che ero costato troppo”
“I record? L’importante è entrare nella storia a fine stagione”. Rudi Garcia lo diceva già a settembre, nel bel mezzo della serie di dieci vittorie nelle prime dieci partite che ha fatto entrare la sua Roma nella storia del calcio italiano. Al francese, però, non dispiacerà di certo sapere che proprio nell’ultima domenica del 2013, con il 4-0 al Catania, la Roma è tornata a essere la miglior difesa d’Europa: dopo il 2-2 di San Siro, la corona era passata al Lille (ex squadra di Garcia), che ieri sera l’ha restituita a Trigoria dopo il 2-2 contro il PSG. Sette gol incassati dalla Roma (di cui soltanto due in casa), otto dai francesi. Che hanno giocato due gare in più rispetto (19 contro 17), ma anche in media sono sotto: 0,41 i giallorossi, 0,42 i francesi.
SUPER BENATIA — Il rendimento straordinario della difesa della Roma passa per quello straordinario di Morgan De Sanctis e Leandro Castan – il brasiliano sembra trasformato rispetto a quello dello scorso anno – e soprattutto di Mehdi Benatia. Roma è ai suoi piedi, non solo per la doppietta di ieri al Catania, la prima della sua carriera, che ha portato a quattro il conto dei gol in campionato. Il marocchino, che esulta con la mitraglia (a Roma associata a Batistuta molto più che a Osvaldo), è l’emblema della nuova Roma costruita sulle ceneri del 26 maggio: più affamata, grintosa, cattiva. Il quinto posto dell’ex Udinese nella classifica delle palle recuperate (317) è solo uno dei dati che lo certificano. Ma ce n’è anche un altro, di dato, spaventoso: Benatia è imbattuto da 24 partite. Le ultime otto giocate con l’Udinese (sulle nove senza sconfitta con cui i friulani hanno chiuso la passata stagione) e le prime 16 con la maglia della Roma (ha saltato Roma-Sassuolo perché squalificato).