(A.Frosio) – La Roma non sa più vincere. E stavolta rischia pure di perdere, salvando l’imbattibilità soltanto al 90′ con un colpo in mischia di Strootman, che risponde al gol di Brivio. Contro un’Atalanta organizzata e blindata quanto la città – per il timore di incidenti tra le due tifoserie, che non si amano -, fanno discutere anche le scelte iniziali di Garcia, che lascia in panchina Pjanic e Ljajic. Proprio il loro ingresso, dopo lo svantaggio per una mezza papera di De Sanctis, cambia la velocità della Roma, costretta comunque al quarto pareggio consecutivo.
PRIMO TEMPO — Il momento di difficoltà della Roma è acuito dalla buona disposizione dell’Atalanta, che deve inventare il reparto difensivo (Cazzola adattato a centrale) ma sopperisce con l’organizzazione e l’aiuto reciproco. I bergamaschi difendono davanti al limite dell’area, ma stringono la seconda linea con i centrocampisti togliendo ossigeno e spazi alla combinazione veloce della Roma. La squadra di Garcia, che pure scambia di continuo la posizione di partenza dei tre davanti, muove il pallone senza rapidità, e senza l’inventiva di Pjanic manca anche il collegamento in profondità con Gervinho. Costretta alla periferia dell’area avversaria, alla Roma resta soltanto la conclusione da fuori, e comunque solo una volta Marquinho, tagliando da destra al centro, all’8′ impegna Consigli nella difficile deviazione vicino all’angolino. L’Atalanta non si limita comunque a contenere. Fa possesso palla e punge soprattutto sugli esterni, da dove arrivano cross a ripetizione, ma non sempre precisi. L’occasione migliore del primo tempo è proprio dei nerazzurri: al 28′ la punizione-cross di Moralez allungata da Cazzola arriva sul secondo palo per il sinistro di Brienza, deviato sul palo da Benatia. Alla mezz’ora Del Grosso deve lasciare per infortunio (sospetto stiramento del flessore sinistro): l’ingresso di Bonaventura è tuttavia un segnale di consapevolezza dell’Atalanta.
SECONDO TEMPO — A inizio ripresa arriva il premio. Brivio calcia dai 25 metri una punizione non irresistibile che passa sotto la barriera, De Sanctis va giù male e il pallone rotola in rete, dopo un rimbalzo proprio davanti al portiere. Solo a questo punto Garcia cambia: uomini e sistema. Con Ljajic e Pjanic passa a un 4-2-3-1 molto offensivo, che esalta soprattutto gli strappi di Gervinho, riportato sull’ala sinistra. La Roma aumenta la pressione, l’Atalanta non riesce più a ripartire ragionando e arretra molto, troppo. Un cross di Dodò al 18′ attraversa tutta l’area, un diagonale di Strootman al 20′ esce di millimetri. E al 31′ casi dubbi in area: in mischia, prima un tiro di Maicon viene intercettato con il braccio da Canini (vivaci le proteste della Roma) che tenta di proteggersi il volto sul tiro ravvicinato del brasiliano, poi Bradley corregge in rete un tiro di Strootman, ma il gol viene annullato per fuorigioco. E’ tutta un’altra Roma e l’Atalanta non regge più. Consigli si oppone alla grande a un colpo di testa ravvicinato di Florenzi, innescato da Pjanic al 41′, poi chiude basso su un’incursione centrale di Gervinho al 44′, rimandando però solo di poco l’inevitabile. Al 45′ Ljajic affonda a destra e crossa basso per Strootman che corregge in rete. Abbastanza per salvare l’imbattibilità, tardi per spingere ancora ed evitare di frenare ancora.