(M.Caputi) Se è vero che ciò che si desidera bisogna saperlo attendere, allora dovremo aspettare sino al 5 gennaio per goderci lo spettacolo di Juventus-Roma. La sfida esaltante e agguerrita che caratterizzò gli anni Ottanta, si ripropone ora in maniera decisa e inaspettata, lasciando presagire che sarà intensa e combattuta come allora. A Torino, dopo la pausa natalizia, si troveranno di fronte le due protagoniste assolute di questo campionato. Una capace di superare il proprio miglior rendimento assoluto da quando ci sono i tre punti, l’altra autrice del record di dieci vittorie iniziali e tutt’ora imbattuta nel torneo. A guardare i numeri è incredibile che, con 41 punti in 17 gare, i giallorossi non siano primi e che i bianconeri, con 46, non abbiano fatto il vuoto assoluto. Juventus e Roma, forti e dominatrici, addirittura simili nelle profonde diversità. La Juventus, dopo due anni di successi ha saputo migliorarsi e mantenere la sete di vittorie, la Roma ha vissuto un biennio di laboratorio per poi trovare la formula giusta.
In questa stagione alla compattezza dei reparti, all’organizzazione in ogni zona del campo e all’intensità, la macchina juventina ha aggiunto due elementi in più: Tevez e Llorente. La Roma, abbandonate le strade alternative, ha trovato la soluzione con un allenatore che, con semplicità e decisione, sapesse motivare e guidare giovani di valore e elementi d’esperienza e personalità.
La Juventus è solida, potente e micidiale con due risolutori in avanti, la Roma è compatta, armoniosa e fantasiosa, segnano in tanti e non ha bomber a doppia cifra. A Torino ci sarà il confronto tra due allenatori e due modi diversi di ottenere le vittorie. Sarà l’esame per la squadra di Garcia e l’opportunità per Conte di ipotecare il terzo scudetto. Godiamoci quest’attesa, convinti che i protagonisti non ci deluderanno e che sarà l’opportunità di vivere novanta minuti di grande calcio.