(U.Trani) Ben vengano gli scongiuri di rito dello scaramantico Garcia: la splendida striscia della Roma in campionato, 7mesi e 17 partite di fila, cominciò proprio qui e contro la squadra di Allegri che all’epoca era in bilico e dunque giallorossonero. A San Siro, il 12 maggio contro il Milan, finì 0 a 0. Il torneo, la settimana dopo, si chiuse con il successo sul Napoli, 2 a 1, e con il sorpasso sulla Lazio che poi alzò la Coppa Italia nel derby, sconfitta che ha scatenato il gruppo, capace di tenere in vita il campionato contro la miglior Juve di Conte di questo triennio.
SECONDA E TANTO DIVERSA
La collana di risultati positivi comprende quindi i 2 match con Andreazzoli e i 15 con Garcia. Ma ora la Roma è proprio un’altra. Come posizione in classifica e negli interpreti. Se partirà dall’inizio Totti, espulso tra l’altro nel recupero il 12 maggio, saranno solo 4 i superstiti della formazione titolare di quella partita: oltre al capitano, Castan, Dodò e Bradley. Nuovo il tecnico, il sistema di gioco e almeno sette-undicesimi dei protagonisti del monday night.
L’arbitro Rocchi, il fiorentino che anche stasera avrà il compito di dirigere la gara di San Siro tra il Milan e la Roma, fermò per un paio di minuti l’incontro di maggio, all’inizio della ripresa, per i cori razzisti contro Balotelli che arrivavano dal settore ospiti. E che costarono poi la chiusura della Curva Sud nella prima partita di questa stagione all’Olimpico, contro il Verona, il 1 settembre. A Milano saranno 1600 i tifosi giallorossi che occuperanno l’anello a loro riservato: il precedente è da ricordare proprio per evitare che la Roma subisca nuove sanzioni in una fase delicata del torneo. Intanto Cairo vuole piazzare D’Ambrosio alla Roma a gennaio, valutazione 1milione emezzo, per non perderlo a giugno: l’Inter lo avrebbe gratis. Il presidente del Torino è infuriato con il club nerazzurro, non con quello giallorosso.