(A. Abbate) – Assordanti le urla da Met, il“suo”locale a Ponte Milvio:«Orabasta, non ho idea di chi sia Bazzani, non lo conosco.Questa è giustizia a orologeria per non farmi tornare a giocare», grida Mauria pranzo. Sessanta minuti dopo, trecento metri dopo, si presentano i suoi legali in conferenza: «Gli abbiamo vietato di venire. Non volevamo che, per la rabbia, dicesse cose tali da nuocergli. IlTnashadecisodisospendereil lodo per colpa di notizie fatte trapelare dalla procura di Cremona, che crea ancora una pressione subdola nelle aule della giustizia sportiva». Venerdì sera, nell’interrogatorio di garanzia, mister X Bazzani aveva confessato:«Mauri mi parlò di scommesse legate alle partite».
NIENTE VERDETTO Il giorno prima del suo sconto di tre-quattro mesi del“Tnas” ai 9 mesi di squalifica: «Stefano pensava di tornare a giocare già a Verona o per l’Epifania», giura l’avvocato Melandri. Invece ieri mattina ilCollegio Arbitrale (presieduto dal presidente Zaccheo) rinviava la discussione – e un’eventuale sentenza – al prossimo 10 gennaio. Lodo comunque emesso entro il 19 febbraio, ma è la prima volta che l’arbitrato ricorre all’articolo 21: «Riteniamo opportuno acquisire copia dell’ordinanza del Tribunale di Cremona per valutarneeventuali riflessi sulla questione, entro il 30 dicembre 2013». Guarda caso, il giorno in cui il Civ Bazzani sarà ascoltato direttamente dal pm Di Martino: «E speriamo non si lascino trapelare nuovi elementichemettanoancoraadisagio il Tnas», sottolinea l’avvocato Buceti.
PROVE E CONTROPROVE Cinguettava cupo su twitter in serata, Mauri:«Sono esausto e indignato, non si può andare avanti così. Tutto ciò è triste e schifoso». Mister X avrebbe addirittura detto di averlo incontrato di persona e ci sono 11 contatti rilevati (10 dal 5 al 7 maggio, uno il 26): «Abbiamo già portato le prove che Stefano aveva la scheda intestata a Samantah Romano solo dal 13maggio –assicura Melandri– e poi l’aveva riconsegnata all’Aureli(iltitolare dell’agenzia Goldbet sull’Aurelia, ndr). Non sappiamo chi abbia parlato con Bazzani». Gli inquirenti non ci credono, si fanno forza sulle celle telefoniche:«Ed è assurdo, senza intercettazioni, basarsi sui contatti ».Ne ha 110,il nuovo indagato Brocchi, con Bazzani:«Secondoquantoci hadetto la sua difesa,Cristiannon si ricorda di averlo presentato a Mauri »,conclude Melandri.MisterX aveva chiesto aBrocchi di visitare Formello, era in tribuna all’Olimpico il5 maggio 2013 (Lazio-Bologna) e – si legge nell’ordinanza – «comunicando con tale Muroni Marina,che è seduta nei pressi di Tare, chiede di passarglielo ». Gli inquirenti sospettano che tale Marina (non indagata) fosse legata con la sua agenzia di viaggi bolognese alla Lazio.E in un’informativa dello Sco emergono oltre 3mila contatti con Signori, centinaia col commercialistaGiannone e 42 con Bazzani. Che, a sua volta, ne aveva anche 11 con la scheda intestata alla moglie di Di Vaio (fra il 26 febbraio e il24dicembre2011).
SPADARO E PIERONI Un “buddace” (così si dice, in siciliano, di chi spara“bombe”)messinese, Spadaro. Tutto sembra, tranne un mister X:«Pieroni lo conosceva Rinci. Io lo vidi perlaprimavoltainunincontro aMilano lo scorso 10 dicembre, manon si parlò direttamente di scommesse». La polizia aveva pedinato la cricca. Dall’interrogatorio di garanzia emerge ancora la macchietta Spadaro, un “millantatore” di mestiere. Nel 2003 il 64 enn pregiudicato di SantaTeresa aveva organizzato uno stage-truffa a spese di ragazzini siciliani di 13 anni,prima in Calabria, poi a Budapest,assicurando unfuturo fra Juve, Milan e Inter: oggi Cammaroto, uno di loro,gioca nel Città di Messina,inserie D.