Nuovo appuntamento per la rubrica di GazzettaGiallorossa.it, che ha il compito di analizzare il meglio e il peggio della giornata calcistica, tra top e flop.
VOTO 0 SPOLLI DI M….:
Incredibile nel 2013 dover ancora parlare di insulti razzisti durante una gara di calcio. Penoso in questo senso il comportamento del centrale argentino del Catania Spolli reo di aver dato del “negro di m…” a Mario Balotelli nel corso della gara casalinga persa contro il Milan per 3-1. Questa volta non giustifichiamo ma comprendiamo bene la reazione veemente dell’attaccante della nazionale accompagnato verso la panchina dove Allegri, prima ha cercato di calmarlo dicendogli di pensare a giocare, e poi è stato costretto a sostituirlo con Matri, dato l’eccessivo nervosismo. Uefa says NO to racism.
VOTO 1 NICOLA:
Il tecnico amaranto sembra ormai ad un passo dall’esonero dopo l’ennesima sconfitta, questa volta subita in uno scontro diretto per la salvezza con il Chievo Verona; 0-3. Il presidente amaranto Aldo Spinelli sarebbe infatti profondamente scontento del rendimento avuto fin qui dalla sua squadra, definita a microfoni spenti “senza né capo né coda”. Per il dopo Nicola si parla già di Edy Reja e Mimmo Di Carlo. Saluti e baci.
VOTO 2 DI NATALE:
L’attaccante friulano la combina grossa in quel dello Juventus Stadium in ben due occasioni, mancando il possibile vantaggio ospite. Prima alla mezzora quando su regalo colossale di Bonucci si presenta tutto solo davanti a Buffon ma lo grazia con un improbabile lob da posizione defilata, poi al 52′ quando sparacchia con il destro addosso all’estremo della Nazionale dopo la respinta dello stesso sul cross teso di Fernandes. L’ottimo momento di forma attraversato dall’Udinese non porta i punti sperati per la mancanza di precisione del destro del suo capitano. Per una volta Totò è l’ancora.
VOTO 3 CATANIA :
De Canio continua a dire di essere fiducioso vista la rosa della sua squadra ma la salvezza non si ottiene con le figurine e i soli 9 punti in classifica dopo 14 giornate sono un campanello d’allarme molto rumoroso. Contro un buon Milan gli etnei ci mettono del loro per uscire ancora una volta a mani vuote dal campo. Dopo il vantaggio ottenuto grazie ad una deviazione di Bonera su tiro di Castro, i padroni di casa non riescono più ad impensierire la porta di Gabriel altresì concedendo spazio e occasioni a Kakà & company. L’espulsione di Tachtsidis (eccessiva quanto ingenua) completa la frittata. Fanalino di coda.
VOTO 4 CURVE JUVE:
Bella l’iniziativa di far entrare allo stadio i bambini vista la squalifica delle curve juventine ma molto meno bello ed edificante l’aggettivo con il quale i piccoli tifosi bianconeri scandiscono ogni rinvio dell’estremo portiere ospite Brkic. Chi si scandalizza però non deve essere mai stato ad una partita di esordiente o giovanissimi, dove stormi di genitori dalle gradinate insegnano anche peggio. L’istruzione allo sport si dimostra in Italia sempre di più come problema sociale: resta come primo obiettivo quelli di insultare gli altri, invece di fare il tifo per la propria squadra. La voce dell’innocenza.
VOTO 5 LA PRIMA DI THOHIR:
Parte con un mezzo passo falso l’avventura interista del nuovo patron indonesiano Erick Thohir alla prima a San Siro. La squadra guidata da Mazzarri non va difatti oltre l’1-1 nella gara interna contro una Sampdoria rinfrancata dalla cura Mihajolivic. A rendere amaro l’esordio del nuovo presidente la splendida rete allo scadere di Renan, alla prima marcatura nel massimo campionato italiano: sinistro dai 25 metri potente e chirurgico quello del centrocampista brasiliano imparabile per Handanovic. Gatto nero.
VOTO 6 MILAN:
Chiusa con la secca risposta di Berlusconi “Galliani resta al Milan” e la volontà di una separazione posticipata a Maggio con una buona uscita decisamente più leggera, la polemica che vedeva l’Ad Adriano Galliani, prossimo ad abbandonare Milanello, la squadra di Max Allegri torna alla vittoria in campionato e lo fa con un perentorio 3-1 su un campo difficile come quello del Massimino di Catania. A segnare il successo le reti degli uomini più rappresentativi del diavolo: Montolivo, Balotelli e Kakà. L’aria respirata al Celtic Park potrebbe aver dato i suoi frutti. Resurezione Milan?
VOTO 7 GLI ANTICIPI:
Se molte volte questi sono stati privi di qualsiasi verve e lontani da essere ricordati come degni di nota con ritmi da sfida parrocchiale, questa volta, Parma-Bologna (derby dell’Emilia) e Genoa-Torino, regalano spettacolo e curiosità complice gli incroci tra squadre in forma e vogliose di riscatto. Al Tardini a farla da padrone sono Kone e soprattutto Antonio Cassano, autore di una rete da cineteca per la sua 100esima marcatura nella massima serie, mentre al Ferraris spicca la stella di un Torino in stato di grazia e un Genoa redivivo dopo la cura Gasperini. Avanti così.
VOTO 8 FERNANDO LLORENTE:
Sesto centro per il “Re Leone” con la maglia della Juventus (quattro in undici presenze in campionato) e altri tre punti per rinsaldare la vetta della classifica. Anche contro l’Udinese è una zampata del centravanti a regalare il sorriso alla banda Conte. Per essere precisi una doppia capocciata, intervallata da un tiro cross di Lichtsteiner, che non lascia scampo al sorpreso Brkic. Fiuto del gol e opportunismo tipici dei vecchi bomber bianconeri, da Paolo Rossi a Pippo Inzaghi, passando per David Trezeguet, accostato ultimamente al 14 basco. Quando il gioco si fa duro…
VOTO 9 FIORENTINA-VERONA:
Partita spettacolo quella dell’Artemio Franchi chiusa con un pirotecnico 4-3 a favore dei padroni di casa con tante occasioni da gol e difese ballerine per tutto l’arco della sfida. Per la Viola sugli scudi il centrocampista spagnolo Borja Valero, autore di una splendida doppietta, e Giuseppe Rossi, dodicesimo centro in stagione, sempre più cannoniere del torneo. Di contro per gli scaligeri in evidenza i talenti in erba di Iturbe, fantastica rete dell’illusorio vantaggio con un sinistro all’incrocio dei pali e Jorginho, ancora a segno per la sua sesta marcatura in stagione. Partita dell’anno.
VOTO 10 PIPITA:
E’ il centravanti argentino a tenere a galla il campionato e le sorti dei partenopei chiamati al riscatto dopo un periodo opaco ed una qualificazione in Champions League sempre più in bilico. L’ex Madrid schianta la Lazio e mantiene in corsa il ciuccio nella lotta scudetto con Juventus e Roma, grazie ad una doppietta da bomber di razza supportato egregiamente dal suo compagno di reparto, Goran Pandev, bravo sia nel ruolo di risolutore che di assist man (sua la palla che mette in buca il numero 9 con un potente destro ad incrociare per il 3-1), e l’altro ex madridista Callejon, implacabile nel chiudere la sfida con la quarta rete azzurra in risposta alla marcatura siglata dal giovane di casa Keita. E dall’alto De Laurentiis gongola.
A cura di Papi&Piccinini