Nuovo appuntamento per la rubrica di GazzettaGiallorossa.it, che ha il compito di analizzare il meglio e il peggio della giornata calcistica, tra top e flop.
VOTO 0 NEBBIA IN VAL PADANA:
Imbarazzante la visibilità al Mapei Stadium per la gara tra i padroni di casa e il Chievo Verona a causa di una fitta nebbia abbassatasi sul terreno di gioco nella seconda parte della partita. Inoltre contestazione pesante nei riguardi della società neroverde da parte dei propri tifosi che in curva, mescolati a circa 200 reggiani, hanno intonano cori di protesta contro l’acquisto dell’impianto da parte del patròn Squinzi. “Questo stadio non ci appartiene” hanno scandito in coro i tifosi sassolesi mentre i granata hanno fatto volantinaggio qualificando il presidente del Sassuolo come uno “sconosciuto imprenditore”. Investimento azzardato.
VOTO 1 VLADO PETKOVIC:
Niente da fare per la Lazio. Il momento no resiste e persiste. La squadra allenata da Vlado Petkovic non riesce a scrollarsi di dosso questo periodo negativo e si trova attualmente a 23 punti dalla capolista Juventus, e soprattutto a solo 4 lunghezze dalla lotta per non retrocedere. Nella trasferta di Torino contro i granata ennesima sconfitta in campionato e caccia ai tre punti rimandata ancora per un successo che manca a Formello dal 26 ottobre scorso: Lazio-Cagliari 2-0. Cambia la tua vita con un Glik.
VOTO 2 SAMIR HANDANOVIC:
Clamoroso l’errore dell’estremo neroazzurro tanto elogiato in queste ultime stagioni. Dopo aver trovato il pari allo scadere del primo tempo grazie alla zampata firmata da Palacio, la squadra di Mazzarri va sotto di nuovo, appena 2′ più tardi, causa la gaffe incredibile del numero uno che su un cross senza pretese di Paletta, manca la presa e stoppa la sfera per l’accorrente Parolo che realizza la sua sesta marcatura in campionato riportando in vantaggio i suoi. Paperon de’ Paperoni.
VOTO 3 DIFESA NAPOLI:
Un vecchio adagio tanto caro a Fabio Capello recita: “Gli scudetti si vincono con le miglior difese”. Su questo assunto non deve essere d’accordo Rafa Benitez e il suo Napoli, ancora a secco di vittorie e incapace di portare a casa l’intero bottino nonostante tre gol realizzati tra le mura amiche nella gara interna contro l’Udinese. A complicare la vita dei partenopei una difesa colabrodo con addirittura 17 reti incassate in 15 giornate di campionato disputate. Solo nella gara contro i friulani autogol firmato Fernandez, disattenzione grave di Rafael su tiro da fuori di Fernandes e gol subito su palla inattiva siglato da Basta all’80’ per il definitivo 3-3. Ma che sfaccimm.
VOTO 4 PAOLO SILVIO MAZZOLENI:
Tanto per cambiare il fischietto di Bergamo ne combina una delle sue. In quel di Bologna, nell’anticipo di venerdì contro la Juventus, evita una sacrosanta espulsione a Peluso reo di aver commesso un netto fallo su Diamanti con un’ammonizione già sulle spalle. Dopo la grazia ricevuta, l’astuto Conte è costretto ad operare la sostituzione con Asamoah per evitare di finire gli ultimi 20 minuti in inferiorità numerica. Sudditanza (o impostori?).
VOTO 5 LA RABBIA DI COLANTUONO:
Il tecnico dell’Atalanta non ci sta e nel post-partita della sfida con il Verona non usa mezzi termini per attaccare l’operato dell’arbitro De Marco. La Dea, ad un passo da una vittoria fondamentale per uscire dalle sabbie mobili della bassa classifica, si vede rimontare il gol di vantaggio realizzato da Denis al termine del primo tempo, da un uno-due tanto micidiale quanto contestato. Prima il pareggio di Gomez all’82’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo inesistente, poi la rete della vittoria all’87’ su calcio di rigore decretato per l’intervento di Cazzola su Cacia, lanciato verso la porta. Il fallo è sacrosanto, così come l’espulsione, ma è nettamente fuori area. Diavolo per capello (eufemismo).
VOTO 6 EUGENIO CORINI:
L’allenatore dei clivensi, richiamato a sostituire lo sfortunato Giuseppe Sannino, centra la sua terza vittoria consecutiva dal ritorno sulla panchina allontanando i gialloblu da una pericolosa terzultima posizione in graduatoria. Liquidate in sequenza Hellas Verona, nel derby, Livorno con un netto 3-0 casalingo ed ora il Sassuolo, grazie alla rete nella nebbia dello stadio Enzo Ricci firmata dal francese Cyril Théréau. Uomo della provvidenza.
VOTO 7 MARIO BALOTELLI:
Il fuoriclasse rossonero gioca da solo il match contro il Livorno e salva il Diavolo trovando due gol ed una traversa incredibile nel finale che grida vendetta e poteva portare il massimo risultato con il minimo sforzo alla squadra guidata da Max Allegri. Il bomber anche della nazionale porta in vantaggio i suoi con un colpo di tacco sotto porta su invito di Kakà e risponde al vantaggio amaranto siglato Paulinho con una punizione capolavoro imprendibile per Bardi dai 30 metri circa. Nel finale non del tutto contento va ancora vicino al gol con un pazzesco destro dal limite fermato dalla trasversale e dalla linea di porta. La normalità di Balo.
VOTO 8 SANSONE RISPONDE A PALACIO:
Le giocate dei due attaccanti di Parma e Inter accendendo la sfida di San Siro. L’alfiere di Donadoni la sblocca su perfetto assist di Marchionni nel primo quarto d’ora, sfiorando in almeno altre due occasioni il bersaglio grosso. Non è da meno il fenomeno argentino che dopo un avvio complicato (vedi il clamoroso gol fallito a due passi dalla linea di porta), piazza la doppietta a cavallo dei due tempi, prima con un inserimento nel cuore dell’area di rigore, poi con un colpo di testa da centravanti consumato. L’ultimo squillo ospite porta ancora la firma del ragazzo cresciuto in Germania che con una zampata furtiva fa sorridere gli scudati. Prolifici.
VOTO 9 LA ROVESCIATA DI DANIELE CONTI:
Si ferma la striscia positiva del Genoa e si ferma al Sant’Elia contro un Cagliari salvato nel finale dai gol decisivi di un ritrovato Marco Sau, alla prima doppietta stagionale. Nella gara di Cagliari però a elevarsi a gesto tecnico che da solo vale il prezzo del biglietto ci pensa al 57′ la strana coppia Daniele Conti-Mattia Perin; il primo impatta con il pallone con una splendida rovesciata indirizzata all’incrocio dei pali lasciando gridare al gol i supporters isolani, il secondo strozza l’urlo in gola ai padroni di casa negando la gioia della rete al suo avversario deviando la sfera in angolo protraendosi in tutta la sua altezza. Miracoli.
VOTO 10 MANOLO GABBIADINI:
Lo scettro di gol più bello di giornata va all’attaccante esterno della nuova Sampdoria allenata da Sinisa Mihajlovic ritornato al gol dopo un stop di un mese. Prima affermazione per il tecnico serbo raggiunta contro una sua ex squadra mediante le reti di Eder, gran colpo di testa su cross di De Silvestri, e per l’appunto Manolo Gabbiadini, bravissimo nel centrare il bersaglio grosso con un chirurgico sinistro a giro sul palo lontano imparabile per l’estremo ospite Frison. In prossimità del Natale il risveglio dei bomber nostrani Destro, Gabbiadini, Sau, Balotelli, Gilardino, Rossi, Cerci e Osvaldo (splendido il gol nel weekend contro il Man City), strizza l’occhio al Mondiale brasiliano della prossima estate. Iozi.
A cura di Papi&Piccinini