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IL PAGELLONE Punti di (s)vista sul massimo campionato italiano di calcio

Nuovo appuntamento per la rubrica di GazzettaGiallorossa.it, che ha il compito di analizzare il meglio e il peggio della giornata calcistica, tra top e flop.

Franco Baldini


VOTO 0 TOTTENHAM-BALDINI:

Facciamo un’eccezione volando oltre Manica per commentare il K.o. tecnico rimediato dagli Spurs contro il Liverpool nel fortino di casa di White Hart Lane. La doppietta di Suarez ispira il pesantissimo 0-5 finale che stordisce i ragazzi di Villas Boas, esonerato per direttissima. I problemi palesati in questo avvio di stagione però, hanno matrice ben diversa e come progenitore un Dg che di danni ne ha fatti parecchi anche da queste parti. Il vecchio Franco ha allestito una squadra senza equilibrio, zeppa di doppioni e tanto per cambiare con  poca personalità. Capello potrebbe essere il successore del portoghese sulla panchina e ancora una volta il salvatore per la scrivania dell’italiano. Un altro magnifico errore.

 

Eusebio Di Francesco


VOTO 1 SASSUOLO:

A differenza di quanto mostrato nelle belle trasferte di Napoli e Roma, la squadra guidata da Eusebio Di Francesco lascia parecchio a desiderare nella gara dello Juventus Stadium valevole per la 16esima giornata del massimo campionato italiano di calcio con una prestazione arrendevole e accondiscendente al potere. Se a questo poi aggiungiamo la squalifica premeditata di Berardi rimediata nella gara contro il Chievo (“Contento di aver fatto un favore alla Juve con il mio gol alla Roma”), la rinuncia dal primo minuto del miglior attaccante emiliano Simone Zaza (subentrato solo al 51′ al posto di Kurtic) e l’incapacità di Marrone di rendersi protagonista nel suo vecchio stadio, abbiamo la fotografia della condizione di un campionato privo di qualsiasi leale confronto. Scansuolo. 

Ciro Immobile


VOTO 2 UDINESE:

Persa l’imbattibilità interna contro la Roma dopo ben 13 mesi continua il momento no dei bianconeri nella gara disputate tra le mura amiche. A farla da padrone allo stadio Friuli, questa volta, ci pensa un Torino solido e concentrato guidato da Giampiero Ventura: bravo nello sfruttare al meglio due contropiedi ottimamente orchestrati e finalizzati prima da Farnerud e poi Immobile. Ora sono dieci i punti conquistati nelle ultime 4 partite dai granata mai così in alto in classifica negli ultimi 20 anni. Per i padroni di casa male l’alfiere Toto Di Natale (al rientro dopo l’infortunio), sempre fuori dal gioco, così come Fernandes, chiamato a confermare quanto fatto di buono nelle ultime gare senza però trovare la giusta continuità. Chi? Ciro? Dove? Oddio. 

Pablo Barrientos


VOTO 3 BARRIENTOS vs TONI: 

Nell’orribile partita del Massimino tra Catania e Verona, terminata a reti inviolate, l’argentino si rende protagonista di una giocata che ha poco a che fare con il suo sport di riferimento. A metà della ripresa dopo un duello in area di rigore con Luca Toni (piuttosto arduo visti i 20 cm di differenza) il fantasista rossoblù si scaglia da terra contro l’ex centravanti della Nazionale e finta di sferrare un micidiale sinistro al corpo, finendo per appoggiare la propria mano sul fianco del veronese. Se gli stessi colpi di genio li utilizzasse nei 16 metri avversari e magari con i piedi, a questo punto forse la squadra etnea non sarebbe il fanalino di coda della Serie A. Jake LaMotta. 

 

Luca Antonelli


VOTO 4 ANTONELLI:

Il laterale genoano nel corso della prima frazione della sfida contro l’Atalanta si divora incredibilmente il gol del vantaggio mandando il pallone fuori con un colpo di testa da posizione ravvicinatissima. Danno, oltre alla beffa per il calciatore rossoblu, quello di colpire malamente la sfera in tuffo mancando il bersaglio grosso, ma centrando in pieno il cartellone pubblicitario posto dietro alla porta difesa da Consigli. Uno spot per il calcio. 

 

 

Cyril Thereau


VOTO 5 CORINI-THEREAU:

Dopo tre vittorie consecutive senza subire gol è arrivato il primo passo falso per il nuovo Chievo. Al Bentegodi la Samp dell’insuperabile Mihajlovic passa grazie ad una rete di Eder, mostrando un agonismo superiore ai clivensi e mettendo in evidenza i pochi difetti della gestione Corini. Tra questi una sterilità offensiva causata anche dalla scarsa vena di Cyril Thereau; il talentuoso francese non trova mai la giocata giusta, sbattendo a ripetizione sul muro blucerchiato e sprecando i pochi spazi concessi da Palombo & company. Assente ingiustificato. 

 

 

Miroslav Klose


VOTO 6 KLOSE:

Nella domenica più complicata della gestione Petkovic a rimettere in carreggiata i biancocelesti ci pensa la doppietta del panzer tedesco con due gol d’astuzia che portano il Livorno alla sesta sconfitta consecutiva. L’ex Bayern Monaco torna a sorridere e in un colpo solo stende i toscani guidati da Nicola, rilancia la Lazio per una vittoria che mancava dal 27 ottobre scorso, allontana lo spettro della B che iniziava ad aleggiare su Formello e soprattutto, salva la panchina del tecnico naturalizzato svizzero dopo una settimana infuocata scandita dal rischio esonero. Vlado o non Vlado? 

 

Borja Valero


VOTO 7 IL CONTROLLO DI BORJA:

Continua la marcia trionfale interna della Viola (terza affermazione consecutiva). La squadra guidata d Vincenzo Montella schianta con un rotondo 3-0 il Bologna e torna a gustare il sapore delle zone nobili del campionato con un quarto posto che strizza l’occhio alla prossima qualificazione per i preliminare di Champions League, sfuggiti all’ultima giornata della passata stagione. Migliore in campo il centrocampista spagnolo Borja Valero autore di un gol (splendido l’aggancio su passaggio di Rossi e il piatto a giro sul palo lontano che vale la quinta segnatura in questo campionato) ed un assist per la tredicesima marcatura nel torneo del capocannoniere Giuseppe “Pepito” Rossi. Intelligenza superiore. 

 

Parma


VOTO 8 MAGLIA PARMA:

Nella giornata del suo 100esimo compleanno la squadra ducale non sfoggia la migliore prestazione dell’anno (scialbo 0-0 casalingo contro il Cagliari), ma ha il pregio di scendere in campo con quella che può essere definita una delle più belle maglie di questa stagione: la casacca indossata nella sfida contro i sardi infatti, rappresentava la copia esatta della prima maglia crociata bianconera usata dal club nella sua storia senza alcuno sponsor o marchio e con i numeri in oro. A fare da cornice poi l’enorme striscione della curva nord ha festeggiare l’evento con un’enorme bandiera crociata gialloblù con la scritta “1913-2103 centenario”. Vecchie maniere. 

 

Benitez-Mazzarri


VOTO 9 NAPOLI-INTER:

Nella sfida del San Paolo tra i grandi ex delle rispettive panchine a spuntarla è Rafa Benitez assieme al suo Napoli, grazie alle reti firmate Higuain, Mertens, Dzemaili e Callejon, ma a vincere è lo spettacolo con 6 gol complessivi ed una partita succosa e folle, quanto bella e avvincente. A premiare il Napoli le ripartenze veloci dell’undici partenopeo e un pipita Higuain assolutamente letale nello sfruttare al meglio ogni piccola disattenzione difensiva neroazzurra (clamorosa la svista di Nagatomo che regala il vantaggio ai padroni di casa), sia come realizzatore che propiziatore. Match clou.  

 

Carlos Alberto Tevez


VOTO 10 TEVEZ:

Dopo le critiche piovute sull’argentino per la scialba prestazione in Champions League contro il Galatasaray, ecco il pronto riscatto allo Stadium con il Sassuolo. “Scarface” ne mette tre in fondo al sacco regalando a Conte la 14° vittoria in campionato e dimostrando come in Italia sia tutta un’altra Juventus. Prima tripletta per Carlitos grazie a due errori di Pegolo e Marzoratti e ad un assist di Isla nella ripresa. Game, set and match più il pallone della sfida per il più contestato dei top player. Goleador. 

 

 

A cura di Papi&Piccinini

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