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IL TEMPO Finalmente Totti: senza di lui il buio

Totti

(E. Menghi) – Se bastasse Totti per riprendere la marcia scudetto, la soluzione sarebbe a portata di mano. Perché il capitano ieri mattina è stato nuovamente visitato dal professor Mariani a Villa Stuart, ricevendo il verdetto sperato: la lesione miotendinea è guarita e può cominciare l’ultima fase di recupero.

Già da oggi (la ripresa è alle 15), il numero 10 giallorosso intensificherà il lavoro atletico e con il pallone e nel corso della settimana si unirà gradualmente al gruppo. Giovedì o venerdì dovrebbe tornare ad allenarsi con i compagni in maniera definitiva e Totti, che smania per rientrare, spera che possa bastare per farsi convocare contro la Fiorentina. A Trigoria prevale un senso di prudenza che farebbe slittare il ritorno, di per sé prodigioso, alla sfida di San Siro contro il Milan. La Roma sarà chiamata all’ultima fatica senza il suo capitano domenica.
Se davvero bastasse solo Totti per risollevare i giallorossi servirebbe un’altra prova di resistenza, un ultimo sforzo e poi basta. Ma l’assenza del capitano non spiega da sola il calo di gioco e i mancati risultati. C’è lo zampino degli arbitri, ma anche di Garcia, che di scelte ne ha fatte tante e giuste in passato, ma che è incappato in qualche errore costato caro. Come l’esclusione di Pjanic e Ljajic dall’undici schierato all’Atleti Azzurri d’Italia, in favore di Bradley e Marquinho, buoni comprimari, ma schiacciati dal peso delle responsabilità. La panchina giallorossa non è quella della Juventus: Romagnoli, Jedvaj, Ricci, Caprari e Di Mariano sono giovani con un talento da dimostrare e non possono essere le alternative per cambiare in corsa un match complicato come quello con l’Atalanta.
Cambiando i titolari sono cambiati i risultati e non può essere un caso. Ma non basta per spiegare una Roma così brutta per un’ora di partita. A Colantuono mancava tutta la difesa, eppure di tiri nel primo tempo ne sono arrivati solo due e per di più da fuori area. Senza Pjanic, che di occasioni ne ha create 36 in 14 giornate, e senza Totti, che ha architettate 28 nelle prime 8 gare, c’era da aspettarselo. Bisogna ripartire dall’ultima mezz’ora, quella con le idee e i gol (uno annullato a Bradley, l’altro convalidato a Strootman), ma soprattutto bisogna tornare alla Roma di ottobre.
La svolta in negativo è arrivata dopo la cena «punitiva» all’Olimpico, voluta da Garcia per accertarsi che i suoi giocatori mangiassero bene e andassero a dormire presto, perché tre giorni dopo la gara vinta con il Chievo si andava a Torino. Una forma di controllo seguita alla serata in discoteca che aveva fatto storcere il naso all’allenatore. Domenica sera, dopo il pari di Bergamo, Jedvaj ha voluto festeggiare il suo diciottesimo compleanno in un locale romano, il Jet Set, assieme a Strootman, Ljajic e un paio di amici croati. Lo spirito di gruppo è solido e il tweet consolatorio di Borriello a De Sanctis ne è la prova: «Solo una zolla poteva metterti in difficoltà. Non mollare superfly!».
L’attaccante tornerà presto in gruppo, così come Torosidis: con la Fiorentina ci saranno. Resta in dubbio Balzaretti, che ha febbre e pubalgia. Pjanic sta bene, Destro è solo un po’ stanco. Il puzzle si sta ricomponendo, basterà?

 

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