(A. Serafini) – La quiete non è stata intaccata, perché in casa Roma i momenti di tempesta sembrano ormai lontani anni luce. La vittoria con la Fiorentina ha regalato comunque un pizzico di ritrovato sollievo ai ragazzi di Garcia, che ieri sera hanno partecipato in gruppo alla consueta cena di Natale organizzata dalla società. L’aria di festa, legittimata da una posizione di classifica esaltata da numeri e statistiche sempre più importanti, si è continuata a respirare durante tutta la serata, impreziosita dalla presenza del presidente Pallotta, tra i primi ad arrivare nella sede del Macro a Testaccio tra gli applausi dei circa 50 tifosi presenti. La dirigenza al completo (Baldissoni, Zanzi, Sabatini) ha accolto l’arrivo della squadra (tutti presenti) e dei tanti personaggi che hanno intrattenuto la serata con ricca cena a buffet.
Dal cantante e grande tifoso romanista Daniele Silvestri (che si è prestato ad una esibizione rivisitata di Campo Testaccio con i calciatori attuali) alle «iene» Pio e Amedeo, l’attenzione si è spostata momentaneamente anche sulla presenza del numero 3 di Unicredit, Paolo Fiorentino invitato dalla Roma insieme all’avvocato Cappelli. L’incontro tanto atteso con il presidente Pallotta (il presidente ha donato un orologio a tutta la squadra) si è limitato ad un semplice saluto, considerando che entrambi gli esponenti della banca hanno risposto all’invito per poi abbandonare la sala appena un quarto d’ora dopo. D’altronde gli intenti erano altri, mettendo in primo piano la possibilità di passare qualche ora tutti insieme e continuare nella costruzione di uno spirito ritrovato. Totti, Destro e De Rossi, tra i più acclamati al momento dell’entrata nell’ex mattatoio sono stati preceduti anche dal costruttore Parnasi e dal sindaco Marino, l’ultimo ad arrivare insieme al proprio staff.
Un sorriso ha accompagnato l’arrivo di Alessandro Florenzi, fermatosi a parlare con i cronisti: «L’obbiettivo è continuare su questa strada, stiamo facendo qualcosa di bello e non vogliamo mollare niente. Ogni partita va a sé, abbiamo trovato delle difficoltà, un po’ per la sfortuna, un po’ per noi, non siamo riusciti a chiudere certe partite. Con la Fiorentina è stata una grande vittoria contro una concorrente per la Champions». Ne è convinto anche Ljajic: «Non mi aspettavo un gruppo così, sicuramente devo migliorare tutti gli errori che ho commesso sotto porta nelle ultime partite. Il mio idolo è Kakà, voglio vederlo dal vivo».
Domenica a San Siro non ci sarà l’occasione per Miralem Pjanic, espulso nel finale di gara con i viola: «Dispiace non esserci e soprattutto rimanere diffidato – ha aggiunto il bosniaco a Sky – sul campo domenica ci siamo divertiti, abbiamo dato grande ritmo e abbiamo preso i 3 punti». Il centrocampista poi si sofferma sulla sfida testa a testa con la Juventus, senza nascondere il proprio sogno: «Abbiamo inviato un bel messaggio alle altre, seguire il ritmo dei bianconeri non è facile. Siamo a 3 punti, sì seguiamo il loro ritmo. Voglio sicuramente lo scudetto con la Roma, quello è un sogno, poi vorrei andare avanti ai Mondiali. L’importante è stare bene fisicamente, non avere infortuni». Anche perché difficilmente avverranno movimenti importanti a gennaio, come confermato dal dg Baldissoni:«Squadra che vince non si cambia, non vogliamo toccare chimiche interne. Meritavamo di vincere tutte le partite».