(E. Menghi) – Il pretesto è sempre quello del caffè, ma stavolta l’incontro tra il sindaco Ignazio Marino e il presidente della Roma James Pallotta in Campidoglio è servito per fare un passo in avanti verso la costruzione del nuovo stadio giallorosso. Si è trattato di un appuntamento ufficiale, quello tanto atteso, in cui è stato presentato il progetto, anche se la società preferisce parlare di una bozza in via di evoluzione.
In rappresentanza della Roma c’erano, oltre a Pallotta, il suo braccio destro Pannes, il Ceo Italo Zanzi e il dg Mauro Baldissoni, accompagnati dal costruttore Luca Parnasi e l’architetto Dan Meis. Marino era invece assistito dagli assessori all’urbanistica e allo sport Giovanni Caudo e Luca Pancalli. «Tutti i partecipanti hanno concordato di non fornire al momento i dettagli dei piani presentati oggi, perché questi, pur essendo in una fase prossima al completamento, sono tuttora in evoluzione». La Roma specifica che c’è stata la presentazione di «un’anteprima del piano per il nuovo stadio da 52.000 posti» e che l’incontro è servito per «raccogliere i primi riscontri». E sembrano positivi, a sentire il commento di Pallotta all’uscita dal Campidoglio, dopo il rituale saluto dal balconcino che si affaccia sui Fori Imperiali: «Abbiamo preso un caffè con Marino e abbiamo parlato dello stadio. Siamo sulla strada giusta, ma c’è tanto lavoro da fare. Siamo tutti ottimisti, è un progetto estremamente eccitante».
Poi il presidente americano ha aggiunto: «Il nostro progetto continua e abbiamo trovato di grande valore i riscontri provenienti dal Sindaco e dagli Assessori. Li ringraziamo per il tempo che ci hanno dedicato e continuiamo a dare la nostra energia per collaborare con la città su questo grande progetto». Per Dan Meis sarà «il miglior stadio del mondo. Presto sveleremo il progetto». Parnasi è deciso: «Si deve costruire, lo dobbiamo fare, ma non so quando sarà posata la prima pietra. Oggi c’è stato il primo segnale di grande attenzione e disponibilità, che ci stimola a proseguire velocemente nella preparazione di un progetto di qualità insieme alla Roma e condiviso da tutta la cittadinanza. Problemi di budget? Sarà uno stadio privato».