(F.Maccheroni) – Chiudere le Curve non serve a niente. I tifosi continuano con i «buu», chi non fa «buu» probabilmente l’anno prossimo non rinnoverà l’abbonamento perché si trova costretto a vedere le partite a casa per colpa di un gruppetto di persone, individuabili ma impunite (mistero). Peggio per i club. Ora la mannaia del giudice si è abbattuta su Inter (il derby e poi il match con il Chievo) che paga gli insulti ai tifosi napoletani e Roma (Sud chiusa contro il Catania, Sud e Nord chiuse contro il Genoa) per i «buu» a Balotelli. In realtà diversi tifosi romanisti lunedì sera hanno sentito soltanto dei comunissimi «insulti » nei confronti di Balotelli e, addirittura, non hanno notato gli avvertimenti trasmessi dagli altoparlanti allo stadio. Balotelli non è l’unico giocatore di colore del Milan, quindi sembra bizzarra l’idea di ipotizzare una tifoseria «razzista». Sarebbe interessante riascoltare la registrazione di questi «buu». Quanto a Balotelli, «scivolasse» di meno risparmierebbe molto lavoro ai giudici di mezza Italia. La Juventus per reagire alla chiusura delle Curve ha tentato la carta- bambini. Non fanno «buu», urlano «merda ». In questo caso il giudice sportivo si limita a infliggere una multa di 5.000 euro, perché evidentemente gestisce il calcio come il cinema: i bambini pagano ridotto. riproduzione