Dopo quattro pareggi di fila, la Roma cerca di ripartire dalla prossima sfida interna e ritrovare finalmente la vittoria necessaria per la prosecuzione della scalata in alta quota. A far da contraltare ai sogni dei giallorossi, una Fiorentina motivata che si presenterà al match delle 12:30 all’Olimpico con l’obiettivo di mietere punti preziosi ed accorciare dalla zona Champions, rimettendo in discussione le gerarchie finora espresse dal campionato. Dunque si preannuncia uno scontro fondamentale in chiave europea per le ambizioni di entrambe le squadre il cui esito potrebbe delineare la reale dimensione e le concrete aspettative delle due compagini.
ASSENZE – Rudi Garcia deve fare i conti con le condizioni di Balzaretti, ancora alle prese con l’infiammazione tendinea che finora gli a precluso la possibilità di allenarsi con il gruppo. Le riserve sulla disponibilità del terzino sinistro saranno sciolte nelle prossime sedute. Qualche problemino anche per De Rossi e Pjanic i quali saranno gestiti in modo tale da consentirne la presenza in campo domenica. Per quanto riguarda Totti, nonostante sia tornato a svolgere la seduta con i compagni, verosimilmente non verrà rischiato, onde evitare spiacevoli e disastrose ricadute. Il capitano presente tra i convocati si accomoderà in panchina.
Montella dovrà rinunciare al bomber Mario Gomez, pesante assenza di lungo corso, mentre spera di riuscire ad arruolare Pizarro, la cui presenza é messa in dubbio da un problema alla schiena. Filtra comunque ottimismo da parte dello staff medico viola sulla situazione del cileno, salvo imprevisti regolarmente in campo. Da valutare anche le condizioni di Pasqual, fermato da un leggero affaticamento muscolare. Tuttavia il terzino non dovrebbe faticare a riprendere la miglior forma ed essere così della partita.
ROMA (4-3-3): 26 De Sanctis; 13 Maicon, 17 Benatia, 5 Castan, 3 Dodò, 15 Pjanic, 16 De Rossi, 8 Strootman, 24 Florenzi, 88 Borriello, 27 Gervinho.
A disp.: 1 Lobont, 28 Skorupski, 29 Burdisso, 46 Romagnoli, 33 Jedvaj, 35 Torosidis, 4 Bradley, 11 Taddei, 7 Marquinho, 18 Caprari, 8 Ljajic, 22 Destro, 10 Totti. All.: Garcia.
Squalificati: nessuno.
Diffidati: Maicon, De Rossi, Pjanic, Strootman, Florenzi, Ljajic.
Indisponibili: Balzaretti,
FIORENTINA (4-3-3): 1 Neto; 40 Tomovic, 15 Savic, 2 Rodriguez, 66 Vargas; 7 Pizarro, 20 Borja Valero, 10 Aquilani; 17 Joaquin, 11 Cuadrado, 49 Rossi.
A disp. 78 Munua, 3 Alonso, 5 Compper, 4 Roncaglia, 27 Wolski, 23 Pasqual83 Olivera, 14 Mati Fernandez, 21 Ambrosini, 30 Matos, 9 Rebic, 72 Ilicic. All. Montella
Squalificati: nessuno
Diffidati: Ambrosini, Cuadrado, Pizarro.
Indisponibili: Gomez, Hegazy, Vecino, Iakovenko
Arbitro: Orsato di Schio
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A cura di Danilo Sancamillo
Twitter:@DSancamillo
ROMA – Rudi Garcia insiste sulla linea di continuità tracciata dal suo modulo il 4-3-3 con il quale ha ottenuto soddisfacenti risultati.
In porta sicuro del posto Morgan De Sanctis, nonostante il tradimento della “fatal zolla” in quel di Bergamo costato all’estremo difensore abruzzese una figuraccia oltre che la terza rete incassata nelle ultime quattro gare. Il portiere giallorosso sarà piantonato da Castan e Benatia, quest’ultimo apparso un po’ nervoso e sottotono nella sfida con l’Atalanta, comunque protagonista di un campionato di assoluto valore. I due centrali saranno sollecitati dalle rapide combinazioni degli avanti avversari, banco di prova impegnativo per le loro caratteristiche. Sul margine destro scenderà in campo Maicon, autore di uno strepitoso gol in allenamento durante la settimana. Il brasiliano sebbene non stia attraversando uno stato di forma entusiasmante disporrà di metri necessari per proiettarsi in avanti. Se davanti si troverà come sembra Vargas, più bravo ad attaccare che a difendere, le sue incursioni potrebbero rivelarsi devastanti. A sinistra con Balzaretti fuori causa Rudi Garcia confermerà Dodò in procinto di scendere in campo per la terza volta di fila da titolare, un inedito per il giovane tornante brasiliano.
In mediana malgrado i numerosi diffidati Garcia non intende apportare stravolgimenti al reparto, affidandosi davanti alla difesa ancora al malconcio De Rossi, involuto nelle ultime uscite a causa di quel problema all’alluce che continua a tartassarlo. Vicino al centrocampista di Ostia si disporranno Kevin Strootman – tre reti per lui, tutte in trasferta- pronto a dare sostanza al centrocampo senza risparmiare inserimenti tra le maglie avversarie in fase di possesso palla, e Miralem Pjanic il cui utilizzo è stato centellinato nella gara precedente a causa di qualche problema fisico. Il bosniaco sebbene a fasi alterne, ha mostrato di saper fare la differenza con le sue giocate. A Bergamo ha rivitalizzato una Roma senza idee mediante il suo ingresso in campo. Vettore principale del gioco romanista spetterà a lui architettare la manovra offensiva smistando palloni per le punte o per l’inserimento dei cursori esterni. L’ultima volta che incrociò Orsato realizzò una doppietta, l’auspicio é che possa riproporre quella fastosa giornata.
Il tridente d’attacco resta un rebus che verrà sciolto nella rifinitura. Il gioco senza centravanti puro, improvvisato nelle recenti uscite, é apparso inconsistente sotto il profilo offensivo dunque é lecito attendersi la presenza di uno fra Borriello e Destro in campo. Sicuro di scendere in campo Alessandro Florenzi, elemento molto duttile e prezioso in ambo le transizioni di gioco. Dopo un avvio scintillante caratterizzato da 4 reti in 7 partite il giovane calciatore è venuto a mancare in zona gol con risvolti piuttosto negativi per la squadra. Contro i viola l’occasione di riprendere confidenza con la rete. Sul confine sinistro il ballottaggio tra Gervinho e Ljajic, entrambi deludenti da centravanti, dovrebbe premiare il primo, con una probabile staffetta tra i due nel corso della gara. Gervinho con la sua velocità é in grado di trasformare l’azione da difensiva in offensiva repentinamente. Assente dal tabellino dei marcatori dalla doppietta contro il Bologna, é giunta per lui l’ora di scuotere la rete avversaria nuovamente. In attacco dovrebbe trovare spazio Borriello centravanti operaio abile nel gioco aereo e sponda utile per i compagni. Scalpita Destro ormai tornato a lavorare stabilmente con il gruppo. Non é impensabile che alla fine Garcia decida di farlo esordire a sorpresa dopo averlo risparmiato a Bergamo.
FIORENTINA – Vincenzo Montella è uno dei tecnici emergenti più interessanti del panorama nazionale. L’ex aeroplanino giallorosso tiene fede ai suoi trascorsi di attaccante prediligendo uno stile di gioco offensivo finemente interpretato nel suo 4-3-3.
In porta fiducia all’altalenante Neto, portiere di prospettiva ma certamente ancora acerbo e discontinuo, in grado di alternare prestazioni di spessore a partite assolutamente disastrose. Il numero uno verdeoro sarà protetto da una linea difensiva a 4 che può far leva sulla solida accoppiata Savic-Rodriguez, quest’ultimo molto abile nel gioco aereo e pericoloso in avanti nelle situazioni di palla inattiva. I corridoi esterni saranno presidiati da Tomovic a destra, elemento duttile, valente in ambo le fasi di gioco con una predilezione per quella difensiva, ed uno tra Vargas e Pasqual. Le precarie condizioni del terzino italiano lasciano propendere sull’impiego del peruviano il quale, in posizione di esterno basso, ha offerto incoraggianti segnali nella precedente gara vinta con il Verona andando anche in gol.
Il centrocampo si configura molto tecnico per la presenza di numerosi palleggiatori, apprezzabili anche in fase di inserimento. Ad istruire la manovra sarà, schiena permettendo, David Pizarro, centrocampista di qualità e quantità che giostrerà da playmaker davanti alla difesa. Dai suoi piedi transitano gran parte dei palloni giocati dai viola. Qualora non dovesse recuperare pronto a subentrare Ambrosini per conferire maggior sostanza. L’ex giallorosso sarà attorniato da altri raffinati interpreti quali Aquilani, un altro ex dalle eccellenti doti balistiche e Borja Valero. Il centrocampista iberico ha dato prova delle sua sua completezza riuscendo a coniugare finemente tempi di gioco e qualità tecniche ad una elevata resistenza fisica. Con tre assist all’attivo é il rifinitore più incisivo dei suoi, partecipa attivamente ad entrambe le fasi non mancando di fornire il suo contributo anche in zona gol come dimostrano i 4 centri messi a segno, due dei quali proprio nell’ultima partita. Allo stesso modo dello spagnolo, anche Aquilani é incline a supportare la manovra inserendosi nei varchi o portandosi in zona tiro, disponendo di ottime credenziali nell’inquadrare la porta avversaria. L’imprevedibilità della manovra viola risiede tutta nelle proprietà di palleggio dei tre centrocampisti, in grado di effettuare passaggi smarcanti per le punte da tutte le zone del campo.
Il tridente di attacco si avvale di elementi molto mobili seguendo la filosofia sdoganata dal Barcellona secondo la quale le punte non devono dare punti di riferimento svariando su tutto il fronte offensivo al fine di creare preziosi spazi da aggredire a turno con il sostegno di centrocampisti. Sul margine destro si sistemerà Joaquin, esperta ala dalle grandi potenzialità per lo più rimaste inespresse, molto abile nell’uno contro uno e protagonista di un rendimento soddisfacente tra le fila viola. Partirà largo a sinistra invece Cuadrado esterno colombiano in possesso di grande velocità ed agilità nello stretto. Devastante nell’uno contro uno sta crescendo in maniera esponenziale alla corte medicea. Chiamato a duellare con Maicon per il dominio delle corsie esterne, il giovane calciatore in comproprietà con l’Udinese si presenterà all’Olimpico forte di 2 gol, due assist ed una sterminata quantità di avversari seminati. Un biglietto da visita di cui é impossibile non tener conto. A ricoprire la posizione di centravanti in attesa che ritorni Gomez, ci sarà Giuseppe Rossi. Talento cristallino dalle molteplici caratteristiche, il numero 49 viola sembra aver archiviato il difficile periodo vissuto in passato con la doppia rottura dei legamenti che ne aveva messo a repentaglio la carriera. Nel regolare i conti con la sfortuna é tornato a segnare ed a sciorinare tutto il suo brillante repertorio. Seconda punta dalla media gol di un centravanti ha realizzato la bellezza di 12 reti in 14 presenze conquistandosi la palma del pericolo più temuto dalla retroguardia giallorossa.
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