(A.Vocalelli) – Ci sono giocatori che fanno la differenza, riescono – come si dice in gergo – a ‘spaccare’ le partite, creando la superiorità numerica e diventando decisivi per i compagni. Era questa la definizione che fino a quattro giorni fa veniva data di Gervinho, uno in grado di saltare l’uomo in velocità e creare il panico nelle difese avversarie. Evidentemente una definizione che stava stretta all’attaccante fortemente voluto da Garcia. Così, nella sua settimana più importante, Gervinho ha prima segnato il gol decisivo nella sfida diretta con la Juve in Coppa Italia e poi – dopo aver servito l’assist a Lijac – ha segnato la rete che ha spalancato ai giallorossi il successo contro il Verona. Il gol che permette alla Roma di riaprire il campionato, di portarsi a meno sei dai Campioni d’Italia. E di portare a più sei il vantaggio sul Napoli, terzo in classifica.
Insomma, un appuntamento domenicale – alla strana ora di pranzo – che non poteva regalare di più e di meglio alla Roma. Una squadra che ha superato di slancio anche l’ultima verifica a cui l’attendevano in molti. Perché tanti dicevano che sarebbe stato forte il contraccolpo per la sconfitta del 5 di gennaio, quando la Roma perse nettamente in casa della Juve. Invece, dimostrando non solo forza e qualità, ma anche temperamento ed equilibrio, la Roma ha ripreso la sua marcia, infilando un’altra serie di successi. Merito sicuramente dell’allenatore e dei giocatori, che tanto bene stanno interpretando le direttive del tecnico. Ma merito anche dei dirigenti, che anche in questo gennaio hanno gonfiato di qualità una rosa sempre più competitiva. Così dopo Nainggolan è arrivato anche Bastos. Pensate soltanto che a Verona, nel corso della partita, si sono alzati dalla panchina Pjanic, Florenzi e Francesco Totti. Insomma, una Roma sempre più forte, sempre più convinta. Una Roma che è lì. Certo, la Juve resta la grande favorita. Ma il campionato non è chiuso, perché la Roma c’è. La Roma, in questa settimana, di Gervinho.