Miralem Pjanic è stato intervistato dal canale tematico giallorosso:
Innanzitutto come stai?
“Ho preso un colpo due settimane fa in campionato contro la Juventus, ora sto recuperando. Ho buone sensazioni, posso recuperare grazie al lavoro specifico”.
Quest’anno la rosa è forte anche quando il tecnico decide di fare un po’ di turnover.
“Sì chiunque sceglie il mister fa bene sul campo. Noi diamo il meglio e facciamo il massimo. Anche per noi giocatori è importante avere una squadra molto forte, gli obiettivi sono alti e avere giocatori di qualità è sempre importante”.
Quest’anno fin dal ritiro meno parole e più concentrazione. Cosa è cambiato?
“Abbiamo passato due anni difficile, abbiamo cambiato mentalità rispetto a prima. Quest’anno siamo partiti nel modo giusto, la squadra ha preso fiducia e oggi esce tutta la qualità di ogni giocatore. Quest’anno vediamo il grande e reale valore di questa rosa. Niente è deciso in campionato, vogliamo tenere questo ritmo che è buono, gli obiettivi ho detto che sono alti ma possiamo raggiungerli”.
Quali sono?
“Se finissimo più in basso di dove siamo ora, saremmo molto delusi. La squadra guarda dietro, ma soprattutto davanti. La Juventus sta facendo un campionato straordinario, grande merito loro ma ancora è lungo”.
Il tuo rapporto con i tifosi è cambiato?
“Sì quando ho sentito quelle parole che mi hanno affibbiato su Lulic ero molto arrabbiato. Non ho mai detto quelle cose, nei tre anni che sono qui non ho mai mancato di rispetto ai tifosi ed è una cosa che non farò mai. Ho dato sempre il massimo in campo e finalmente sono contento oggi perché con la squadra abbiamo risposto nel modo migliore dopo una sconfitta dura”.
Hai un’immagine preferita di questi anni alla Roma?
“Non è un gol mio, ma quello di Balzaretti nel derby di quest’anno. Avevamo bisogno di una vittoria così e la sua esultanza è stata un’immagine davvero emozionante per tutti noi”.
Il gol di Florenzi in rovesciata ha superato il tuo pallonetto al Verona…
(Ride, ndr) “Eh ha fatto un gran gol, non importa chi lo fa più bello, l’importante è che la Roma vinca”.
I tifosi sono preoccupati da una tua possibile partenza nel calciomercato. Cosa vuoi rispondere?
“No, io sto trattando il rinnovo del contratto con la Roma. Sono due anni e mezzo che sono qui, la piazza quest’anno è più serena, si sente intorno alla società e anche all’interno dello spogliatoio. Sono diventato un tifoso della Roma e sto molto bene qui. Vogliamo portare i trofei a Roma”.
Oggi i grandi giocatori scelgono la Roma. Quanto è importante questo segnale?
“E’ una bella cosa perché la Roma è una grande società con un tifo straordinario. Sono stati presi giocatori giovani, la società sa quello che fa. Per noi giocatori è sempre bello vedere venire giocatori di qualità come Nainggolan. Ci fa capire quanto punta in alto la società e sono motivazioni in più per noi in campo”.
Come hai vissuto la qualificazione ai Mondiali con la Bosnia?
“E’ stata una grande emozione, molto importante per il Paese. Hanno passato anni difficili, per noi è un sogno rappresentare il nostro paese e rappresentarlo in Brasile. La gente della Bosnia non può dimenticare la guerra dei Balcani, la nuova generazione non ne parla molto perché non l’ha vissuta ma anche chi era piccolo non può cancellare quei ricordi”.
Un consiglio di tuo padre che era calciatore?
“Mi parla sempre, mi critica, analizza quello che faccio bene. Mi ha fatto crescere sempre, mi segue intensamente, ogni partita fin da bambino. E’ l’unico che mi dice con sincerità le difficoltà. L’altro giorno parlavo con Sabatini e mi ha detto una delle frasi che mi dice sempre mio padre. Mi ha detto che lui sa già come giocherò dai primi palloni che tocco in partita”.
Dalla fiducia di tuo padre a quella di Rudi Garcia.
“Il gioco del mister è basato sul dominio della partita tramite il possesso palla, organizzando il gioco nel migliore dei modi. Ovviamente questo passa per il centrocampo e sta funzionando bene. Garcia mi ha dato molta fiducia e ha capito come funziono io e come funzionano gli altri. Ci dà fiducia e noi diamo il massimo per ripagarlo. Ci ha aiutato tutti”.
Sei cresciuto molto anche nella fase di recupero palla. Hai lavorato molto?
“Ho fatto passi in avanti, è una cosa importante per la squadra, mi piace rendermi utili anche in fase difensiva”.
Quanto pensate alla Juventus?
“Pensiamo ogni settimana che giochiamo. Prima pensiamo a vincere noi, poi guardiamo tutte le squadre. Dobbiamo concentrarci su noi stessi partita dopo partita, senza sottovalutare gli avversari, giocare e rispettare il mister. Solo così possiamo raggiungere obiettivi importanti. Abbiamo due partite di semifinale in Coppa Italia, poi la finale all’Olimpico. Vediamo questa serie di partite consecutive, pensiamo a vincere e poi vediamo dove siamo”.
Prossimo avversario il Parma. Che squadra è?
“E’ sempre stata una squadra difficile da affrontare. Hanno velocità e qualità sono pericolosi. Dovremo stare attenti, ma non sono una squadra che si mette in difesa e basta come tante altre. Giochiamo in casa e non possiamo sbagliare. I tifosi sono la nostra forza, abbiamo visto contro la Juventus quanto hanno fatto la differenza. Speriamo nello stadio pieno ogni domenica, speriamo di dare soddisfazione ai tifosi”.
E’ passato il Napoli in Coppa e non la Lazio. Avevi una preferenza?
“No, ci aspettavamo il Napoli perché giocava in casa. Sono una bella squadra e sarà una sfida importante. Vediamo chi passa”.
Cosa c’è nel cassetto dei sogni di Pjanic nel 2014?
“Fino a fine maggio sarò concentrato sulla Roma, poi penserò a preparare un gran Mondiale. Ora penso alla Roma, questo è importante. Spero di stare bene e fare bene qui”.
Fonte: Roma Channel