Vincere all’esordio sul campo della Juventus non è semplice per nessuno, a parlare è la storia degli allenatori romanisti. La Roma a Torino ha sempre faticato per strappare un risultato positivo, fare poi punteggio pieno si è rivelata una vera e propria impresa. La panoramica inizia da Ottavio Bianchi e Luciano Spalletti. Il primo confronto con la Juve dell’allenatore bresciano il 18 novembre 1990 al «Delle Alpi» di Torino si chiuse con un clamoroso 5-0 sotto il segno di Totò Schillaci, autore di una tripletta, Roby Baggio e con una sfortunata autorete di «Pluto» Aldair.<br/> Novembre non si addice proprio ai colori giallorossi, perché anche il 4-1 incassato all’Olimpico dal tecnico di Certaldo si giocò 15 anni dopo in questo mese (il 19). Mattatore David Trezeguet (doppietta) e acuti di Zlatan Ibrahimovic e Pavel Nedved. Sulla panchina bianconera era seduto Capello, che fino alla stagione precedente aveva guidato la Roma. Anche il suo esordio da giallorosso, il 17 ottobre 1999, contro i torinesi si chiuse con un ko casalingo (0-1), siglato da Zinedine Zidane.
Don Fabio, però, è in ottima compagnia, visto che dal passato remoto a quello più recente, diversi allenatori hanno amaramente chiuso con una sconfitta il primo duello con la Juventus. Il primissimo Nils Liedholm – parliamo del 1974 – uscì dal Comunale con un onorevole 2-1: prima rete proprio di Capello, pareggio di Angelo Orazi e gol-partita di Antonello Cuccureddu. Sconfitti, sempre per 2-0, anche Gustavo Giagnoni (nel 1978), al quale non bastò il cuore «Toro», Gigi Del Neri (nel 2004) e Vincenzo Montella all’Olimpico (nel 2011), nel periodo in cui sostituì il dimissionario Claudio Ranieri.
Tuttavia al tecnico di San Saba è legato l’unico successo esterno della Roma al primo confronto: 23 gennaio 2010, la data da sottolineare, 2-1 il risultato da ricordare, soprattutto perché ottenuto in rimonta, dopo il vantaggio juventino di Del Piero, il rigore di Francesco Totti, il primo in assoluto del Capitano nella Torino bianconera. Uomo della Storia il norvegese John Arne Riise, che lanciò i giallorossi all’inseguimento dell’Inter.