L’ex presidente giallorosso, Rosella Sensi, ha rilasciato un’intervista dove parla di quel magico anno dell’ultimo scudetto giallorosso. Questa l’intervista completa:
Roma-Parma del 17 giugno del 2001, un suo ricordo di quell’anno magico?
“Il ricordo più bello è stato l’abbraccio con mio padre e la mia famiglia. I ricordi sono tanti, la partita è stata interminabile. Un anno fantastico”.
Quando avete capito che quell’anno si poteva vincere lo scudetto?
“In realtà non eravamo ancora sicuri, eravamo molto scaramantici. Fino all’ultimo abbiamo avuto paura non era facile di pensare di arrivare allo scudetto. Fu fondamentale lo Juventus Roma finita 2-2 a Torino”.
Suo padre voleva fare lo stadio, ora la nuova presidenza è interessata a realizzarlo. Noi vorremmo dedicare lo stadio a suo padre. La presidenza lo farà?
“Io credo che Franco Sensi lo meriti in pieno, insieme a Dino viola è stato il più grande presidente della Roma. Ha creato una grande squadra facendola essere nelle prime 10 al mondo. Lo stadio è un discorso importantissimo, io credo che siamo arrivati agli sgoccioli. Tutte le squadre hanno bisogno di uno stadio di proprietà. Spero che si possa realizzare veramente”.
Si ricorda la passione di suo padre in quell’anno dello scudetto?
“Ha cercato quello scudetto fortemente. Ha investito tantissimo del suo capitale personale economico per il suo successo della squadra”.
Cosa ha pensato quando suo padre le ha detto di Batistuta?
“Batistuta è stato preso dopo lo scudetto vinto dall’altra squadra della capitale. Era un periodo difficile per i romanisti e mio padre. Fu un ricordo forte e la presentazione allo stadio dimostrò che non era successo niente. Siamo riusciti a conquistare quell’anno un grande scudetto”.
Quanta tensione c’era prima di raggiungere lo scudetto?
“La tensione agonistica era tanta. Napoli-Roma non finì bene. Il gruppo del presidente e le persone che lavoravano per la squadra era solido. Giusto che in quell’anno abbiamo vinto noi”.
Ci descrive il Totti uomo?
“Sono 18 anni che lo conosco, molto di quello che si vede in campo rappresenta Totti anche nella vita. E’ un ragazzo maturo e timido. Sono contenta di avergli rinnovato il contratto quando molti mi hanno dato contro, in fondo questa squadra ha un fuoriclasse fortissimo, ancora, come Totti”.
Un acquisto che suo padre voleva realizzare ma non è mai riuscito a concludere?
“Ce ne sono alcuni, ma non voglio dirne nessuno in particolare per rispetto di mio padre. Se non prendeva il suo obiettivo, lo sostituiva sempre con un altro giocatore all’altezza. Era molto determinato mio padre”.
Il ricordo piu bello della sua presidenza?
“Ricordo le due Coppa Italia, che vivevo in prima linea nonostante non ero presidente. Uno dei ricordi più belli è stata la vittoria a Madrid, dove c’erano tifosi che inneggiavano Franco Sensi. Il ritorno di Coppa Italia a Milano fu bellissimo”.
Nei suoi 18 anni di esperienza da dirigente e presidente, a quale allenatore si è affezionata di più?
“Ricordo tutti e ringrazio tutti. Tutti hanno dato tanto alla squadra. Forse solo con Carlos Bianchi non abbiamo mantenuto un ottimo rapporto. Per affezione posso dire il nostro primo allenatore è stato Carlo Mazzone. Ringrazio Ranieri, Capello, Spalletti e Zeman”.
L’ex presidente giallorosso conclude dicendo:
“Ringrazio dell’affetto dei tifosi che quotidianamente. Mi dimostrano tanto affetto e saluto dicendovi come al solito sempre Forza Roma”.
Fonte: Asromaradio.it