(G. Piacentini) – «Non c’è molta scelta, conta solo la vittoria». Rudi Garcia mette le cose in chiaro. Alla vigilia della gara con il Genoa non vuole sentire parlare di assenti (non ci saranno gli squalificati De Rossi, Castan e Ljajic oltre agli infortunati Balzaretti e Romagnoli), di Coppa Italia o di inversione di campo con la Juventus. Il tecnico francese pretende che tutti siano concentrati su un solo risultato, la vittoria, per scrivere un altro piccolo record nella storia romanista, quello dei punti conquistati nel girone d’andata. Quello attuale appartiene a Spalletti, che nella stagione 2007-08 arrivò a 42 (idem Capello nel 2003-2004macol campionato a 18 squadre e non a 20 come ora). In caso di vittoria col Genoa, la Roma salirebbe a 44: un bottino straordinario, «macchiato » un po’ dal calo delle ultime 8 giornate, in cui i giallorossi hanno raccolto solo 11 punti. «Non si può fare il paragone con le prime dieci gare – le parole di Garcia – perché quello era un cammino eccezionale, e non dimentichiamo che prima della sosta abbiamo preso 7 punti su 9. Io firmerei per chiudere a 44 il girone d’andata perché significherebbe una proiezione di 88 punti, da scudetto o da Champions. Io voglio tornare in Europa, vincere col Genoa sarebbe un bel segnale».
Per farlo è pronto a ridisegnare la Roma, con un Nainggolan in più e con tre assenze, Castan, De Rossi, Ljajic, pesanti. «Non sono uno di quei tecnici che si lamenta. A questo servono le rose ampie, e io mi fido pienamente di chi scenderà in campo. Un cambio di modulo? Tutto è possibile, l’importante è che i giocatori siano pronti a cambiare in corsa».Pienamente recuperati Dodò e Pjanic («È una buona notizia che siano a disposizione »), tutto ruota intorno alla disposizione dei centrocampisti.
Senza De Rossi, infatti, uno tra Nainggolan («Sembra che giochi con noi da una vita») e Strootman dovrà fare il regista davanti alla difesa. Garcia prova a mischiare le carte: «Il più adatto a ricoprire quella posizione è Taddei, mentre Pjanic è più utile in un’altra zona di campo». Se si partirà col 4-3-3 l’unico vero ballottaggio è nel tridente offensivo, e coinvolge Florenzi e Destro. Entrambi titolari contro la Sampdoria, oggi pomeriggio la presenza di uno dovrebbe escludere quella dell’altro, visto che due maglie sono già assegnate a Gervinho e Totti, lasciati a riposo in Coppa Italia. «Florenzi ora sta bene. A dicembre ha avuto un calo fisico, lo sa anche lui perché ne abbiamo parlato. Preferisco doverlo sostituire dopo un’ora in cui ha dato tutto piuttosto che tenerlo in campo 90 minuti in cui non è al massimo. Non dimentico il suo avvio di stagione e il fatto che è il capocannoniere della squadra. Destro e Totti insieme? Ho tanti attaccanti e sono tutti complementari. L’unico obbligo che hanno è quello di fare movimento ».