(Gb Olivero) – La storia non si fa con i se e con i ma. Nemmeno quella del calcio. Ma dopo la notte dell’Olimpico qualche se e qualche ma può pure scappare, se non altro per trovare degli spunti per analizzare la prestazione della Juve. Se Conte avesse messo i titolari come ha fatto Garcia? Se un paio di ripartenze fossero state gestite con più cattiveria? Se Giovinco non avesse sprecato un contropiede invitante? Se il guardalinee Manganelli (che non era sulla linea di fondo e quindi non poteva avere certezze) non avesse valutato fuori il cross di Isla per Peluso convalidando quindi il gol della Juve? Se Bonucci fosse entrato con più decisione sulla palla che ha lasciato a Pjanic e che ha generato la rete decisiva? Se Vucinic fosse stato convocato e impiegato, invece che imprigionato nella trattativa più folle dell’anno? Poteva finire in tutti i modi, ha vinto la Roma perché ha sbagliato di meno e perché ci ha creduto di più. È bastato leggere le formazioni per capire per quale dei due club la partita contasse maggiormente.
Attacco da rivedere Conte ha voluto dare un’occasione alle riserve e un po’ di riposo ai titolari. Naturalmente chi gioca poco non può essere in grande forma, ma i problemi più che tecnici sono stati tattici. Negli ultimi due mesi la Juve ha cominciato a giocare in modo diverso, pur insistendo sul 3-5-2. La manovra passa per le sponde e i movimenti di Tevez e Llorente, che insieme hanno praticamente tutto: fisico, tecnica, senso tattico e grinta. Con Quagliarella e Giovinco, invece, la palla è tornata sempre indietro. Questione di caratteristiche, ovviamente. Ma un’attenta riflessione andrà fatta dai dirigenti bianconeri sulla composizione dell’attacco e sulla situazione di Vucinic. In caso di cessione del montenegrino, che adesso non sarà felicissimo di restare, servirebbe una punta forte fisicamente e tecnicamente (Borriello?).
Buffon arrabbiato con l’arbitro Intanto la Juve ha lasciato Roma per nulla soddisfatta dell’arbitraggio di Tagliavento: Conte ha discusso spesso con il quarto uomo Rocchi e Buffon, solitamente molto tranquillo, si è addirittura diretto negli spogliatoi prima del fischio finale in polemica con le decisioni del direttore di gara. Il gol di Peluso, in effetti, avrebbe cambiato la partita, ma anche altri fischi e atteggiamenti di Tagliavento (tipo una rimessa laterale che all’ultimo minuto è stata invertita) hanno irritato la Juve.