(B.Tucci) Quattro giorni dopo essere stata eliminata in Coppa Italia, la Juventus torna a giocare all’Olimpico. Con la Lazio di Edy Reja che da quando allena i biancocelesti non ha mai perso. Un segno del destino? I tifosi lo sperano: tutti. Laziali e romanisti per una volta uniti dalle stranezze del calendario. La partita è in notturna, proprio come quella di martedì scorso. Un altro indizio in favore di Klose e compagni? Chissà? Comunque sia, non sarà un match facile. Certo, la Juventus potrebbe non aver smaltito lo schiaffone di Gervinho, ma è anche vero che potrebbe scendere in campo con la determinazione di vincere per riscattare una prova scialba e piena di presunzione. Infatti, perché Conte ha rinunciato a Tevez e Llorente? Per quale motivo ha sottovalutato gli avversari che, in campionato, stanno dimostrando tutto il loro valore? Il mister bianconero, ancora furioso, dirà ai suoi giovanotti di impegnarsi allo spasimo per evitare che le polemiche continuino e le critiche non si plachino. Reja come schiererà in campo la Lazio? Nessun suggerimento, per carità. A ciascuno il suo. Però, se fossi nei panni del mister, mi andrei a rivedere almeno un paio di volte il match che ha opposto la Roma alla Juventus. E’ stata una partita a scacchi quella che ha giocato Rudi Garcia e nel muovere le pedine è stato più bravo del suo collega che siede sulla panchina bianconera. Al di là dei pronostici e dei tatticismi: la Roma che ama il calcio e tifa sarà stasera tutta a favore dei biancoceleste.
Domani tocca ai giallorossi che volano a Verona per vedersela con un’avversaria che in casa concede pochissimo. É vero che il Napoli, poche settimane fa, ha demolito i giovanotti di Mandorlini; ma i veneti quasi sempre hanno concesso poco a chi ha giocato in casa loro. Attenzione, dunque. Il “francese di Testaccio” continua a ripetere che ogni partita fa storia a sé e che non bisogna guardare indietro.Cullarsi sugli allori per aver eliminato la Juventus sarebbe un gravissimo errore. Se la Roma vuole avere ancora una speranza di colmare il gap degli otto punti non può permettersi la minima distrazione.