(A.Pugliese) «Alla Juventus ci penserò solo a cominciare da questa sera, passate le 20.30 o giù di lì». Già, anche perché prima, contro il Livorno, ci sono tre punti importanti da portare a casa, quelli che alla Roma devono garantire continuità nella corsa alla Juventus, tenendo ancora a debita distanza il Napoli. «Non faccio calcoli, come sempre del resto — dice Rudi Garcia —. Tre gare in otto giorni? Il problema casomai è sulla terza partita, non su questa o su quella di martedì contro la Juventus. Ma siccome tra la gara di Coppa Italia e la trasferta di Verona ci sono cinque giorni, penso che alla fine non sarà un problema neanche la terza gara».
CONCENTRAZIONE Dopo i pareggi casalinghi contro Sassuolo e Cagliari, i giallorossi in casa non hanno più sbagliato un colpo, mandando al tappeto Fiorentina, Catania e Genoa. Oggi, contro il Livorno, Garcia vuole allungare la serie ed evitare quei cali che gli sono costati già punti preziosi. «Hanno cambiato allenatore, ma i giocatori sono rimasti gli stessi — continua il tecnico francese —. Vogliamo ripetere il girone d’andata e per cominciare ci servono questi tre punti e tanta concentrazione, la mia squadra lo sa». Soprattutto, appunto, per evitare quei mezzi passi falsi lì.
REBUS Ma con quale formazione deciderà di scendere in campo Garcia? Le soluzioni sono tante, anche nella testa del francese, e sono aumentate in modo esponenziale dall’arrivo di Nainggolan. «Ma avere più centrocampisti non è un problema, anzi», dice Rudi, che oggi può optare per il 4-2-3-1, modulo provato (e studiato al video) in settimana e già riproposto in casa con il Catania, ma anche altrove. Insomma, quando Rudi vuole vincere (e stravincere) mette in campo l’artiglieria pesante. Ma i dubbi restano, sia negli interpreti (Totti o Pjanic? Florenzi o Gervinho? Strootman o Nainggolan?), sia sul modulo.
VIAVAI Nel frattempo, oggi bisognerà vedere come l’Olimpico saluterà Burdisso, uno che a Roma ha messo il cuore. «Un grande professionista, ma che in questa settimana può darci un mano». Già, perché Garcia ha parlato con Nicolas e Sabatini e gli ha chiesto di aspettare almeno la gara di Verona prima dell’addio. Poi ci si riaggiornerà, proprio come su Balzaretti. «Con lui dobbiamo avere pazienza, ma se non tornerà a breve bisognerà intervenire». Molto dipenderà anche da oggi, ma soprattutto da martedì. Se la Roma metterà le ali, allora bisognerà volare.