(A.Pugliese) Che cosa hanno in comune Benatia, Florenzi, Gervinho, Totti, Ljajic e Strootman? Tutto e niente, ma sono loro i capocannonieri della Roma. Tutti e sei con 5 gol, una ricchezza che vuole spingere la Roma in paradiso. «Ma non è una casualità, a Lilla un anno chiusi con tre giocatori a 15 gol», dice Garcia. In realtà i gol (era il 2009-10) furono 13 testa, con le stesso Gervinho insieme a Frau e Cabayè. Già Gervinho, tornato a scintillare dopo la terapia del tecnico francese.«Ha fatto una grande gara, ma può fare meglio. Ha la fiducia dei compagni, quando può puntare l’avversario e saltarlo è devastante». Rudi si augura di preservarlo fino alla fine, per tentare l’assalto al forziere bianconero. «La Juve è forte ma non imbattibile, dovremo farci trovare pronti se calano. Il rigore non l’ho visto, ma è arrivato sul 2-1, avremmo vinto lo stesso. Pjanic? Non era al 100%, non volevo rischiare di perderlo». Ieri si è seduto in panchina anche Totti. «Ogni tanto va bene, il mio dovere è farmi trovare pronto. E’ poi entrare e segnare è stato bello. Con questa vittoria abbiamo dato un segnale forte: dopo il passo falso della Juve, dovevamo vincere. Gervinho? E’ imprevedibile, fortissimo».
Mercato Intanto ieri altro contatto per Heitinga, Sabatini deciderà in queste ore se chiudere o no. Al Barcellona andranno 4,5 milioni (più una percentuale sulla futura vendita) per Sanabria (accordo fino al 2017), che dovrebbe essere girato al Sassuolo.