(P. Liguori) – La sconfitta di Torino brucia, ma non ha detto nulla di definitivo. Il punteggio è stato arrotondato dall’arbitro Rizzoli, che non ha visto il fallo di Bonucci su Castan e ha giudicato in modo differente gli interventi di Chiellini e De Rossi, ugualmente gravi. Pazienza, è tradizione arbitrale italiana. Però la Roma si è mostrata viva in campo e, soprattutto, in società. Il giorno dopo sono stati analizzati gli errori, proposti i premi per il risultato finale e annunciato l’arrivo di Nainggolan. Roba da società solida e matura, con un Sabatini in testa al mercato.
La Roma è seconda, deve guardarsi dal Napoli, ma l’acquisto del centrocampista più richiesto sul mercato compensa ampiamente la delusione di Torino. Anche perché contro la Juventus ci saranno ancora due occasioni all’Olimpico per misurarsi. Tutte e due molto importanti. Intanto oggi, contro il Genoa, è l’appuntamento ideale per vedere come intende mettere la squadra in campo Garcia, perché Nainggolan può essere davvero un valore aggiunto nel centrocampo giallorosso. Lui ha un cambio di velocità che alla Roma, pur molto solida, manca. Conosce il passo corto e rapido e la profondità, si tratta di vedere come va con gli altri. E poi dobbiamo ritrovare Totti e Destro per il gol. La squadra produce tantissimo gioco, ma segna poco. Ljajic è stato l’emblema dei nostri problemi nelle ultime gare e altri lo hanno imitato, adesso è necessario tornare alla concretezza delle prime partite, quando il gioco della Roma trovava le sue conclusioni. Bisogna assolutamente tornare a segnare e vincere.