(L.Pasquaretta) – Festa Roma. Veleni Juve. Garcia era raggiante. Ha avuto la sua rivincita. Conte invece era furibondo, se l’è presa con l’arbitro. Ha fatto polemica. Non ha digerito la sconfitta. Anche Buffon era un po’ nervoso, ha lasciato il campo prima che Tagliavento fischiasse la fine.«Che bello vedere l’Olimpico pieno, in festa. Colorato. È stato stupendo. Faccio l’allenatore per vivere queste gare e gioire per vittorie così» ha detto il tecnico giallorosso soddisfatto: «La luce è arrivata dalla panchina, quando c’è concorrenza, tutti devono alzare il livello. Abbiamo giocato con personalità. Adesso ci tocca Napoli o Lazio. Non cambia nulla. Sarà una semifinale di livello. Rivincita contro Conte? Il vincitore ha sempre ragione. Così avevo detto dopo Torino. Questa volta tocca a noi». Poi sulla partita. «Quello che conta è che ci siamo qualificati. La Juve è una grandissima squadra. Abbiamo vinto in maniera intelligente, tatticamente. Sulle palle inattive non abbiamo rischiato. Nel primo tempo abbiamo pressato alto, negli spogliatoi ho detto di aspettare un po’ di più e su un contropiede abbiamo colpito». Sul mercato il tecnico francese ha blindato Pjanic: «E’ un giocatore fondamentale per noi, lo è stato in questa stagione, lo sarà per il finale e anche per il prossimo anno». Categorico sulla polemica innescata da Conte contro l’arbitro. «Sugli episodi non ho visto niente. Ho notato l’assistente alzare subito la bandierina. Ho guardato soprattutto una rimessa che era per noi sul famoso fallo di Benatia su Giovinco. Non hanno deciso la partita».
RABBIA BIANCONERA – Di parere opposto il tecnico bianconero. «È stata una partita equilibrata. Non ho visto parate di Storari. Ha deciso un episodio positivo per loro, gli faccio i complimenti. Anche noi avevamo fatto gol, ma ce l’hanno annullato e sinceramente la palla mi sembrava dentro di un bel po’. Meno male che non è successo a favore nostro altrimenti con gli “aiutini” non si finiva più. Benatia? Non so se andasse espulso per il fallo di Giovinco. Accettiamo la decisione».
DANIELE: VOGLIO IL NAPOLI – «Ora spero di incontrare il Napoli: tre derby di seguito sarebbero pesanti. Era importante per mille motivi vincere, in primis per la semifinale. Poi giocavamo contro chi domina il calcio italiano. Una risposta mai vista da parte del pubblico, vederlo cosi felice è stato bello anche per noi». Chiusura sul futuro: «È tutto tornato come prima, grazie a Dio. L’anno scorso un giorno sì e uno no andavo da Sabatini a bussare al suo ufficio. Non ero contento delle mie prestazioni e si era palesata la possibilità di interrompere questo rapporto. Ma quando ricominci a vivere stagioni dignitose, capisco che è tutto quello per cui sono qui»