(M.Ferretti) – C’è una foto, scattata durante il primo tempo della partita della Roma contro il Genoa, che da domenica sera sta letteralmente spopolando sul web. Anche perché accanto alla foto sono state piazzate le più variopinte, singolari e divertenti etichette. Il protagonista della foto è King Kevin Strootman, il gigante olandese della Roma, che con l’irruenza di un carrarmato e la dolcezza di una étoile dell’Opera di Parigi a centrocampo passa – palla al piede – attraverso il muro formato da Matuzalem e Vrsaljko. Della serie: scansàteve sennò ve rompo, per dirla alla romana. Un mix di potenza, determinazione e rabbia, agonistica ovviamente. Due contro uno ma vittoria in scioltezza del singolo, tra gli applausi dello stadio. Ecco, quello scatto racconta in maniera abbastanza realistica cosa rappresenti oggi KKS per la Roma e per i tifosi della Roma: un centrocampista che sa abbinare alla strapotenza fisica un piede da trequartista. Nessuno, ovviamente, gli rimprovera di giocare solo con il sinistro…[…]
L’UOMO CHE VALE DOPPIO
Contro il Genoa, l’olandese ha giocato una (doppia) partita ai limiti della perfezione: nella prima parte ha rubato, recuperato, gestito decine e decine di palloni vanificando sul nascere ogni minima speranza degli uomini di Giampiero Gasperini; con il risultato già al sicuro, l’olandese, che in partenza era stato sistemato da Rudi Garcia al fianco di Nainggolan nel centrocampo a due della Roma, si è dedicato alla fase di rifinitura, mettendo (invano) due volte Destro davanti a Perin e cercando in continuazione di mandare al tiro anche Dodò, smanioso di lasciare la propria firma sul tabellino dei marcatori. La prova provata che il gigante non sa solo sradicare palloni dai piedi degli avversari, ma che sa anche giocare di fino per il passaggio decisivo. Cose che si sapevano, certo, perché Kevin aveva già date ampie dimostrazioni di duttilità, ma una conferma non fa mai male.
QUESTIONE DI MAGLIA
E non v’è dubbio che Strootman sia uno dei fiori all’occhiello del mercato estivo della Roma, in compagnia di Benatia. Il ds Walter Sabatini non l’ha pagato poco, 16,5 milioni più 3,5 di bonus, e l’ha blindato con un contratto di cinque anni ma oggi la sua valutazione è cresciuta. Così come è aumentata la stima che Kevin vanta presso i più grandi club d’Europa. Non c’è il rischio, per ora, che la Roma possa cadere in tentazione. Nessuno deve dimenticare, del resto, che a rigoria pur di accontentarlo sotto tutti i punti di vista gli hanno consegnato la maglia numero 6 che era finita in archivio accompagnata dal passo felpato di Pluto Aldair. Segno che il club di Trigoria vuole costruire una bella fetta del proprio futuro con King Kevin. Lui, intanto, guarda al presente e punta dritto verso il Livorno, avversario della Roma sabato pomeriggio: ha segnato quattro reti ma non ha mai fatto centro all’Olimpico. E, raccontano, si è stancato di questo tabù. Qualcuno ha voglia di andargli a dire in faccia che sta sbagliando?