«Con Gervinho mi trovo benissimo». Ljajic ringrazia il compagno a bordocampo, durante l’intervallo. Con l’assist dell’ivoriano, il serbo sale a quota 5 gol già nel primo tempo della partita del Bentegodi e raggiunge Benatia, Strootman e Florenzi. A gara conclusa, saranno in sei a contare fino a cinque. Anche Gervinho e Totti fanno centro. I sei hanno realizzato 30 delle 45 reti (due-terzi) del secondo attacco del torneo.
MIRALEM PORTAFORTUNA
Pjanic entra e la Roma torna subito in vantaggio. Come con la Juve, l’ingresso del bosniaco coincide con il gol decisivo. Stavolta non entra nell’azione. Ma a quanto pare basta la presenza. Per tornare a vincere in trasferta dopo tre mesi e a Verona dopo più di 13 anni, l’ultima volta il 19 novembre del 2000 e quindi nella stagione del terzo scudetto della storia giallorossa. Pjanic, come martedì scorso, non è partito titolare. «Non sto benissimo, ho un piccolo problema al ginocchio. La nostra forza è la rosa, l’allenatore conta su tutti. Vincere qui è stata una bella impresa, perché la Juve e il Napoli hanno pareggiato». Non si nasconde: «Puntiamo in alto. Tutta la squadra ci crede e gioca bene. Sarebbe deludente non conservare almeno la posizione attuale. Il campionato è lungo e aperto. Forse non è stata la Roma migliore, ma il successo è meritato. E comunque contavano solo i tre punti. Siamo stati bravi ad attaccare il Verona dopo aver subito il gol del pareggio». «Questa è una grande vittoria! Per la classifica e per tutti noi. Daje Roma daje!!!» la gioia di Florenzi via Twitter.