(U.Trani) – Stadio Olimpico, ore 20,45: in campo le migliori. Roma-Juve è il quarto di Coppa Italia, in gara unica, ma sembra proprio la finale. E’ il pubblico, più di 60.000 spettatori annunciati sotto la collina di Monte Mario, a chiarire bene il significato di questo duello eterno. Che, per la verità, arriva presto nella competizione e addirittura solo 16 giorni dopo lo scontro diretto di Torino, penultimo turno del girone d’andata, vinto nettamente dai campioni d’Italia più nel punteggio, 3 a 0, che nel gioco. Il numero degli spettatori è comunque la degna cornice per le grandi rivali di sempre. Veleni e sgarbi le accompagnano da anni. E adesso. […]
OBIETTIVO DECIMA
Non sono solo la prima e la seconda del campionato. Anche per la Coppa Italia rappresentano il top: 9 successi a testa, come nessuno dei nostri club, e la voglia di cucirsi sul petto la stella d’argento, fregio che spetta a chi alza per dieci volte questo trofeo. La Roma, ultimo trionfo nel 2008, lo aspetta da meno tempo, e ha avuto l’opportunità di riceverlo lo scorso maggio, nella finale poi persa contro la Lazio. La Juve è invece a digiuno da 19 anni, non avendolo più conquistato dal 1995. A proposito di primati, Garcia cercherà il successo storico: i giallorossi non hanno mai ha battuto la Juve in casa in Coppa Italia. Nell’incrocio più vicino, il 1° febbraio del 2006 con Spalletti in panchina e ancora nei quarti, la sconfitta di misura che però non pregiudicò la qualificazione, ottenuta grazie al successo rotondo conquistato a Torino nella gara d’andata. Solo quattro precedenti in tutto e perfetta parità: due successi a testa, con la Roma capace però di eliminare tre volte su quattro i bianconeri. Nei quarti di due anni fa, il 24 gennaio 2012, Conte si qualificò umiliando Luis Enrique: ancora 3 a 0 a Torino.
AMPIA ROTAZIONE DEGLI OSPITI
La Juve non snobba la Coppa Italia. E’ bene chiarirlo subito, prima di elencare i titolari che possono restare a guardare. Saranno tanti, magari conteremo fino a 6. In porta non ci sarà Buffon che, il 16 febbraio 2013, si arrese al missile di Totti per l’ultimo successo giallorosso sui bianconeri. Toccherà a Storari, il vice del capitano azzurro. La rotazione riguarderà tutti i settori, in rispetto del patto di spogliatoio. Conte a parte il portiere, dovrebbe schierare però la migliore difesa, con i tre nazionali Barzagli, Bonucci e Chiellini. Mancherà, tra i convocati, l’ex Vucinic, che segnò su rigore il terzo gol in campionato a De Sanctis (l’ultimo preso dalla Roma): il montenegrino ha scelto l’Inter. In panchina, invece, si potrebbero sedere sia Tevez che Llorente. Perché sabato i bianconeri saranno di nuovo qui, in campionato, contro la Lazio.
CAMBI ANCHE PER RUDI
Tatticamente ognuno va avanti con le sue convinzioni: 3-5-2 per la Juve e 4-3-3 per la Roma. Garcia ha convocato 23 giocatori: out, tra i titolari, solo Balzaretti. Difficilmente ripartirà dagli stessi uomini schierati a Torino. La difesa è quella, anche perché l’unico cambio al momento, con Bastos appena acquistato, rimane Torosidis che nella rifinitura è stato provato al posto di Dodò. Sarebbe la mossa a sorpresa, per avere un terzino più marcatore che fluidificante in un reparto che è comunque il meno battuto della serie A con 10 gol (solo 2 incassati all’Olimpico). Di fronte c’è però il miglior attacco. Il francese può escludere uno dei quattro centrocampisti: ballottaggio tra Pjanic e Nainggolan. Davanti possibile il ritorno del tridente d’oro che garantisce equilibrio e gol, con Totti affiancato da Florenzi e Gervinho, anche se in corsa è probabile che siano chiamati in causa Destro e Ljajic.