(R.Dimito) – Al bivio il negoziato triangolare tra Unicredit, James Pallotta e Hna. Due incontri recenti a Milano e Roma, colloqui in conference call (l’ultimo qualche giorno fa): nel giro di una settimana sarà chiaro se e quando mister Chen Feng deciderà di entrare nella As Roma attraverso Neep. L’arbitro è sempre Alessandro Daffina di Rothschild. «Non so dire dove si arriverà, ma il dialogo c’è ed è razionale», ha detto Federico Ghizzoni, ad di Unicredit, in una conferenza stampa a valle del cda, «noi non forziamo la mano a nessuno, il nostro interesse di azionisti è di rafforzare team e societa». Non si sbilancia il top banker dell’istituto, azionista con il 31% di Neep, che ha il 78% del club. La trattativa è seguita passo passo dal vice dg Paolo Fiorentino.
IL RUOLO DI FIORENTINO – Il colosso cinese attivo in tante attività, sta trattando l’acquisto del 20% detenuto da Unicredit: prezzo 30-35 milioni. Pallotta & c, che hanno il 69% tramite As Roma llc e Raptor, sono disponibili ad accogliere il nuovo partner che però, chiede spazio nella governance: cioè consigli di Neep, Roma calcio e relativi poteri. E sarebbe proprio sulla governance che implica anche le prerogative per salire ancora nel capitale che, fra mister Feng e Pallotta non si sarebbe raggiunta una convergenza. Fra Hna e Unicredit che rimarrebbe con l’11% potrebbe essere stipulato un patto parasociale in modo da preservare il 31%. In base agli attuali accordi fra i soci della holding, chi detiene una quota superiore al 30% gode di una serie di poteri. Ma Unicredit è un partner finanziario poco interessato alla gestione, ma solo al controllo dei conti. Feng invece, sarebbe un socio industriale con voce in capitolo nelle decisioni gestionali e strategiche, andando di fatto, a ridimensionare le deleghe del presidente del club. Il negoziato multiplo è arrivato a un punto di svolta: i prossimi giorni saranno cruciali.