Nuovo appuntamento per la rubrica di GazzettaGiallorossa.it, che ha il compito di analizzare il meglio e il peggio della giornata calcistica, tra top e flop.
VOTO 0 ADDIO Di NATALE
Forse preso dall’amarezza per la pesante sconfitta rimediata dall’Udinese al Friuli contro il Verona, il talentuoso 10 bianconero si lascia andare ad una pesante rivelazione nel post partita: “A giugno smetto, ho già preso la decisione con la mia famiglia, ne parlerò anche con la società, è arrivato il momento”. A spingere Totó verso la scelta le parecchie critiche nei suoi confronti, provenienti dall’ambiente bianconero e non solo. Non sarà più al top dal punto di vista fisico (classe ’77) ma è ancora in grado di regalare barlumi di qualità in una Serie A sempre più oscurantista. Ripensaci, ci mancherai.
VOTO 1 INFORTUNIO ROSSI
Pepito ci è ricascato. Il suo ginocchio destro ha fatto di nuovo crack al 26′ del secondo tempo del match vinto di misura contro il Livorno. Un’entrata da dietro di Rinaudo (pesantemente stigmatizzata dal patron Della Valle) gli causa una brutta distorsione e la conseguente uscita dal campo. All’inizio si temeva una rottura del legamento crociato ed invece, fortunatamente si tratta si di una lesione di secondo grado ma del collaterale, quindi meno grave. Per un giocatore “sano” i tempi di recupero sarebbero di un mese e mezzo ma per uno che ha già avuto una doppia ricostruzione dell’articolazione, potrebbe servire anche il doppio. Il mondiale non sembra a rischio (Prandelli è già pronto ad aspettarlo) ma la forma difficilmente sarà la migliore. Forza Giuseppe non mollare!
VOTO 2 SOSTITUZIONI VENTURA
Probabilmente infastidito dall’atteggiamento della sua coppia d’attacco il mister granata, reduce con la sua squadra da ben 3 vittorie consecutive, sostituisce inspiegabilmente i titolari offensivi Cerci e Immobile per lasciare spazio al duo formato da Barreto e Meggiorini. Risultato dei cambi il terzo gol siglato dai padroni di casa che chiude la partita e uno zero per le occasione costruite dai due subentrati. DisavVentura.
VOTO 3 SASSUOLO
Squadra leggera e sconfitta inevitabile per gli emiliani in scena a Marassi contro un Genoa assolutamente rivitalizzato dalla cura Gasperini. Quarta sconfitta consecutiva per la banda Di Francesco sempre invischiata nella lotta per non retrocedere a dimostrazione di come i suoi ampi limiti tecnici non si siano sopiti. Ci risiamo.
VOTO 4 DENIS
Il bomber della Dea fallisce un’occasione d’oro per rimettere in carreggiata la squadra di Colantuono nella giornata del Kakà Day. Ben innescato da una spettacolare giocata sull’out di sinistra da parte di Maxi Morales su De Jong, l’attaccante non riesce a centrare il bersaglio grosso colpendo il pallone con entrambi i piedi senza così impensierire la porta difesa da Abbiati. Colpo sbagliato.
VOTO 5 PINILLA
Partita senza emozioni quella in scena al Bentegodi tra il Chievo e il Cagliari dove spicca solo l’erroraccio dal dischetto del centravanti cileno. L’attaccante rossoblu prima guadagna il calcio di rigore anticipando nettamente Cesar e costringendo il difensore clivense al fallo da rigore, ma spreca tutto calciando alle stelle in pieno stile Dominguez il pallone che poteva decidere la sfida contro i gialloblu di Corini. Rugbista mancato.
VOTO 6 TORNA A CASA LODI
Rientrato nella sua isola felice dopo la difficile parentesi ligure il numero 10 partenopeo ritrova il sorriso e con esso gol e assist. Il tutto riportando alla vittoria un Catania che non si imponeva in campionato da ben 5 partite (due mesi). Prezioso il calcio di punizione battuto alla perfezione sulla testa del rientrante Bergessio per il vantaggio, perfetto il calcio di rigore trasformato con freddezza per chiudere la contesa con dedica speciale per i figli. Torna, ‘sta casa aspetta a te.
VOTO 7 KAKA’-CRISTANTE
Dopo l’annuncio di Allegri di lasciare la compagnia a giugno, il Milan trova un’importante vittoria contro l’Atalanta, più larga nel risultato che nel gioco espresso ma comunque sostanziosa. Mattatore di giornata il redivivo Kakà autore di una doppietta che gli consente di raggiungere e superare quota cento con la maglia rossonera. A chiuderla un ragazzo del ’95, Bryan Cristante, cresciuto nel settore giovanile e speranza per l’immediato futuro milanista. Bella la sventola a pelo d’erba dal limite dell’area che bacia il palo prima di trafiggere Consigli. Il vecchio e il nuovo.
VOTO 8 TONI
Il numero 9 scaligero trova la sua nona sinfonia in campionato con una doppietta senza repliche ai danni di un Udinese troppo brutta per essere vera e porta a dieci le vittorie dei gialloblu in campionato per una squadra sempre al cospetto delle grandi con 32 punti in graduatoria. Due gol in 45′ per l’ex attaccante azzurro bravo a sorprendere Brkic con un destro velenoso da fuori area e una scivolata beffarda su assist di Romulo a scavalcare l’estremo bianconero. Luca Toni peperoni.
VOTO 9 KLOSE
Il campione tedesco torna al gol e regala la prima gioia del 2014 alla Lazio e a Edy Reja. Ritorno al futuro per il tecnico goriziano che ristabilisce gli antichi equilibri (anche al limite del catenaccio) affidandosi alla vecchia guardia e centrando la quarta vittoria consecutiva interna contro i nerazzurri. Ancora decisivo Miro come un anno fa, con una girata al centro dell’area di rigore da bomber vero, perfettamente innescato da un cross del solito Candreva. Marcatura difficile quanto importante. Risolutore.
VOTO 10 IL TACCO DI LUCARELLI
Nella stessa porta dove Roberto Mancini segnò una rete da urlo in un Parma-Lazio del lontano 1999 il terzino ducale trova ispirazione e realizza il gol più bello della giornata con un colpo di tacco incredibile indirizzato all’incrocio dei pali. Gesto tecnico di alto livello quello del capitano gialloblu travestito da trequartista per la marcatura che porta in vantaggio i suoi nella sfida interna contro il Torino, poi suggellata da Amaurì per il 3-1 definitivo. Mancio.
A cura di Papi&Piccinini