(G. Caccamo) Vince e stravince la squadra di Garcia in un match diventato facile grazie non solo alle prodezze dei singoli ma anche al gioco e all’applicazione molto precisa degli schemi del tecnico francese. Elastico e con linea di difesa molto alta è il 3-5-2 che il Genoa propone ad una Roma ben disposta in campo, rapida nel giro palla e ispirata negli ultimi 15/20 metri. Ruotano gli attaccanti giallorossi sul fronte d’attacco ma indubbiamente là dove Gervinho tenta gli affondo, là si creano le condizioni migliori per battere a rete. Pur trovando difficoltà nel pressare con efficacia la manovra genoana, la Roma è sufficientemente attiva e propositiva nel possesso palla e nel cercare i varchi e gli spazi nei quali inserirsi con efficacia.
Accademico il secondo tempo della Roma, giocato in surplace, senza mai rischiare e sempre attento agli equilibri tattici. Propone gioco e cerca nel contempo soluzioni Garcia, in una ripresa che indica ottime prospettive in termini di cambi e di panchina ottimo viatico per ilgirone di ritorno. Ben oltre i meriti e le prodezze dei singoli, due sono gli aspetti tattici che emergono dalla prestazione odierna della Roma e che dovrebbero essere ascritti non solo alla bravura del tecnico giallorosso ma anche alla capacità dei suoi giocatori di interpretare le sue disposizioni: innanzitutto la Roma cambia registro passando da un possesso palla insistito a giocate improvvise negli spazi sorprendendo in tal modo gli avversari; secondo, la manovra anche solo di giro palla avviene sempre o quasi sempre con i giocatori mai fermi, statici ma in continuo movimento creando in ta lmodo i presupposti per creare quegli spazi utili ai velocisti giallororossi. Il palla dentro – palla fuori in una sorta di elastico o di tira molla che dir si voglia tende a portare fuori posizione la linea difensiva avversaria, ed è su queste alterazioni delle linee di difesa che si giocano tante delle opportunità degli uomini di Garcia; giochetto questo a cui non ha abboccato (per esempio) la Juve la settimana scorsa, evitando di pressare alta e di seguire i movimenti della palla giocata dalla Roma. Campionato ancora al giro di boa, crederci è un dovere non solo una opzione vista anche la salute che gode tutta la truppa giallorossa.