(M.Bianchini) – Con un titolo arguto “La Stampa” di Torino sembra aver scoperto improvvisamente il segnale di pericolo che comincia a serpeggiare lungo la schiena della vecchia signora: ” Juve, 6 al sicuro ? “. La battuta singolarmente scherzosa è apparsa però, come una mosca bianca ripiegata velocemente verso il nido di antichi vizi della vecchia madama e della sua corte. Da quando esiste il mondo, all’ombra della Mole aleggia quell’arietta di alterigia che fa avvertire al prossimo privo di vesti a strisce bianconere, la sensazione di nullità. Succedeva ai tempi di Viola, quando uno scippo in pieno giorno fu disinvoltamente avallato dagli “adepti” della giustizia sportiva, continua ad accadere ancora oggi con un linguaggio forse più sottile che riconduce alla regola “modificando l’ordine dei fattori, il prodotto non cambia”.
A proposito di numeri, avevamo sempre saputo che la matematica non è un’opinione ma a Torino sostengono che la Roma si ritrova a meno 7 dalla Juventus! Non riuscendo a sottrarsi alla sicumera straripante che finisce per invogliare a diffondere versioni davvero singolari della verità, ecco cosa scrive Gigi Garanzini sulle colonne del quotidiano piemontese:“Da otto a sei cambia abbastanza poco. Anche perché, già che ci siamo, i punti di vantaggio della Juve sulla Roma in pratica sono 7: i sei riscontrabili in classifica, più il vantaggio nel computo dei confronti diretti in caso di arrivo in parità. E’ vero che la partita di ritorno è di là da venire. Ma da quel che si è visto nella sfida di coppa Italia, con in campo Roma 1 da una parte e Juve 2 dall’altra, che i giallorossi capovolgano lo 0-3 dell’andata appare altamente improbabile”.
Leggendo le sentenze già scritte, verrebbe da chiedersi: perché l’ingenua squadra di Garcia continua a bagnare di sudore onesto la maglietta della domenica, quando lo scudetto viene ricamato fin da ora sulle casacche bianconere? Non finiranno mai di stupire. Se non andiamo errati, al fischio finale di Rocchi sfilarono verso gli spogliatoi i nomi di undici titolari bianconeri i quali non hanno mai figurato sul tabellino delle riserve. Prendiamo comunque atto che già ipotizzano una parità in classifica e fanno due conti. Ma l’eccelso commentatore ha il pronostico in tasca: i giallorossi non riusciranno mai a capovolgere il 3-0 dell’andata. E così veniamo a sapere che oltre al monopolio di una sorprendente visione della matematica i piemontesi hanno appaltato pure il controllo delle sfere di cristallo. Intanto ci soccorre un aforisma di Oscar Wilde che la dice lunga su quello che pensiamo di certi articoli:“Bisognerebbe sempre avere qualcosa di sensazionale da leggere in treno”.