(G. Giubilo) – Prima di consegnarsi nelle braccia della Befana per un anomalo pomeriggio ricco e frazionato, il campionato ricompare dopo gli ozi natalizi con il più affascinante degli appuntamenti. Una bella sfida, quella tra Juventus e Roma, la capolista viaggia con cinque lunghezze di vantaggio, ormai è a un passo dal titolo d’inverno che molto spesso annuncia il tricolore. La Roma presenta a sua volta un biglietto da visita eloquente: è la sola squadra ancora imbattuta, vanta la migliore difesa d’Europa, a collaudarla troverà l’attacco più prolifico. Per oraRudi Garcia ha messo a tacere i professionisti dello scetticismo, prerogativa della Capitale, il cammino giallorosso è stato esemplare, quello juventino mostruoso: tanto basta per spiegare un distacco pesante, ma non incolmabile, a meno che la capolista non fletta dal suo ritmo pazzesco.
Una sfida che deve verificare le rispettive ambizioni, ma che non è destinata ad anticipare giudizi. Anche se una sconfitta della Roma, che i pronosticatori mettono in preventivo, darebbe al distacco dimensioni proibitive, un risultato positivo per i romani non modificherebbe sensibilmente gli equilibri attuali, la Juve rimarrebbe capolista anche nel caso di un raid corsaro romanista, che pochi osano ipotizzare. Vigilia frenetica per gli opposti schieramenti del tifo, da mettere in risalto l’eleganza dei due tecnici, tra reciproci attestati di stima, senza l’esigenza di alzare ulteriormente la tensione. Del resto la Roma ha come primario obiettivo la riconquista dell’Europa maggiore, seguirà con attenzione l’odierno impegno della Fiorentina, derby al Franchi contro il Livorno, e quello di domani all’ora di colazione, quando il Napoli dovrà spegnere le velleità che la Sampdoria ha recuperato con l’arrivo di Mihajlovic.