(E. Menghi) – È arrivato il momento delle scelte per Garcia, che per la prima volta ha tutti i sette attaccanti a disposizione, con soli tre posti da assegnare. Ieri ha blindato Trigoria per nascondere le prove tattiche in vista del big match con la Juventus, ma tra le tante opzioni testate ce n’è una che sta prendendo sempre più forma: il tridente «pesante» con Gervinho, Totti e Destro. Florenzi resta in ballottaggio con Mattia, favorito dai tre gol in altrettante presenze. A Torino il cinismo tornerà utile. L’opzione Ljajic non è da scartare, perché il serbo nelle ultime nove partite è stato titolare sette volte, da quel Roma-Napoli in cui si erano infortunati sia il capitano sia Gervinho, ma non segna da settembre.
Garcia sta studiando le contromosse giuste per la sfida che vale un campionato: ieri, prima dell’allenamento mattutino (quello pomeridiano è stato annullato, perché il francese era soddisfatto del lavoro svolto dalla squadra), ha mostrato ai suoi i video delle ultime partite della Juventus, focalizzandosi sui movimenti dei centrocampisti e le incursioni degli esterni bianconeri. Se a Trigoria regna la concentrazione, a Vinovo non sono da meno: Conte ha fatto disputare ai suoi un’amichevole con il Cuneo (vinta 2-0, gol di Giovinco e Vucinic), un buon test soprattutto per il rientrante Pirlo, in campo per 45 minuti. Ma c’è da registrare anche lo stop di Barzagli: in caso di forfait, toccherà a Caceres. Tevez sarà la spina nel fianco della difesa migliore d’Europa: «È difficile marcare un top player come lui – ha ammesso Castan a Sky – ma preferisco questo tipo di avversari per restare concentrato. Con la Juve sarà una finale e io voglio vincere lo scudetto, poi andrò in Brasile a tifare la Seleçao, in campo o da spettatore».