(A. Serafini) Il ritorno alla vittoria, un bottino di 44 punti e il merito di essere riuscito a superare i record precedenti di Spalletti (che nel 2006/2007 e nel 2007/2008 girò a 42 punti) da quando il campionato di Serie A è tornato a venti squadre. Senza contare che pure Capello era arrivato al massimo a quota 42. Il giro di boa del campionato romanista non può che avere un sapore dolce per Rudi Garcia, l’uomo che in pochi mesi è riuscito a risollevare una squadra devastata da un biennio di fallimenti. Sorride soddisfatto il francese al temine della goleada rifilata al Genoa, consapevole però di essere soltanto a metà di un percorso ancora lungo. Già, perché nel giorno in cui la sconfitta di Torino sembra ormai lontanissima, le vittorie in trasferta di Napoli e Juventus registrano definitivamente che lì in testa alla classifica il ritmo è serrato e nessuno è intenzionato a perdere un colpo.
La Roma seconda in classifica però non può che alimentare sogni e speranze, senza il bisogno di avere fretta o cadere nel solito pericoloso vortice dell’esaltazione: «Una bella serata per una Roma da record che è riuscita a guadagnarsi 44 punti in 19 partite – ha ribadito soddisfatto Garcia – abbiamo fatto la partita giusta oggi, mi aspettavo che tutti dessero il massimo e alla fine è arrivata la risposta che mi aspettavo». Anche perché il francese lo aveva già respirato nell’aria dopo la vittoria in Coppa Italia arrivata giovedì scorso con la Sampdoria: «Non ho dubbi che una grande squadra non perda mai due partite consecutive. Dopo una sconfitta si vede veramente la qualità di un gruppo. L’importante adesso è tornare in Europa: abbiamo preso punti su Verona e Fiorentina».
La Roma allontana la serata di Torino collezionando due vittorie, 5 reti segnate e nessuna subita. Una prova di forza e un segno di ripresa determinato anche dalla qualità dei singoli e soprattutto dei nuovi innesti. Garcia mostra il sorriso quando gli viene chiesto un giudizio sull’ultimo arrivato Nainggolan, integrato perfettamente nel centrocampo comandato da Strootman: «È incredibile, sembra che giochi con noi dall’inizio. Radja però non è una sorpresa, lo sapevamo che può giocare in qualsiasi posizione. Oggi ha fatto una partita eccellente. Poi vedere Strootman a quelli livelli di sicuro aiuta tanto». È tornato al gol anche Totti. La mancanza del capitano giallorosso si è fatta sentire secondo il tecnico, soprattutto nel momento di flessione che la squadra ha attraversato nell’ultimo periodo: «Ora però di questo non voglio parlare perché non mi piace mai tornare sul passato. Francesco ci è mancato e adesso si vede che sta bene: lui è di un livello superiore». Con una dedica finale ai tifosi giallorossi: “Ci hanno spinto senza sosta, mi aspetto che siano fieri della squadra, noi non molleremo per un secondo e non devono farlo nemmeno loro».