(A.Austini) – La Roma titolare contro la Juventus imbottita di riserve. Lo stadio Olimpico pieno come mai in questa stagione. La voglia di dimostrare che il 3-0 di Torino e quegli otto punti di differenza in classifica non rappresentano la realtà. Gli ingredienti per la rivincita giallorossa ci sono tutti: nella gara «secca» di stasera c’è in palio un posto in semifinale di Coppa Italia, ma il risultato può spostare gli equilibri di una stagione intera.
Ecco perché Garcia ha preferito risparmiare qualche pezzo forte, tipo Totti, con il Livorno e stasera intende schierare la miglior formazione possibile. Un solo dubbio a centrocampo, dove Strootman non si discute, Nainggolan ha riposato sabato per esserci oggi e De Rossi è pronto a uno sforzo extra: dovrebbe restare fuori Pjanic, anche se il pupillo del tecnico resta in ballo fino all’ultimo per un posto da titolare. Più a in mezzo al campo per impostare e dar fastidio a Pirlo piuttosto che da attaccante aggiunto. D’altronde lì davanti non c’è spazio: torna il tridente finora più efficace, con Florenzi e Gervinho ai lati del capitano.
Alla vigilia Garcia prova a smorzare i toni, forse troppo alti prima della gara di campionato sulla sponda romanista. «Non si tratta della sfida più importante della stagione – spiega il francese – piuttosto lo è della settimana. E non è nemmeno una rivincita. Si tratta di una partita totalmente differente da quella di campionato a cui non dobbiamo più pensare. È una gara secca in cui conta solo qualificarsi alla semifinali e dobbiamo fare in modo che sia la Roma a riuscirci».
L’ha rivista tante volte in tv la sconfitta del 5 gennaio allo «Stadium», tutt’altro che dominata dai bianconeri, semplicemente più bravi a sfruttare ogni singolo episodio. Stavolta si gioca in casa e quella cattiveria mancata a Torino la potrebbe trasmettere il pubblico. «Ci sarà un Olimpico pieno, un ambiente terribile per la Juve – aggiunge Rudi – i nostri tifosi saranno carichi e giocheremo anche per loro».
Gli chiedono se una vittoria oggi possa spostare qualcosa nel campionato di domani, «ma secondo me il risultato in coppa non inciderà sul resto. È difficile parlarne – sorvola l’allenatore – non ho la testa al campionato. Certo, la Juventus dovrà tornare ancora all’Olimpico verso la fine stagione, ma ora è solo Coppa Italia e lo ripeto, c’è solo una cosa da fare: qualificarci. Non ho nessun dubbio sulla voglia della squadra, finora hanno sempre dato tutto in campo» .
Furbo Conte. Schierando le riserve ha tutto da guadagnare: se passa il turno valorizza il suo gruppo e stravince contro la Roma titolare, se perde potrà sempre dire che non ha giocato la vera Juve. « Solo Antonio sa cosa fare con la sua squadra e lo stesso vale per me. Posso dire che i la Roma avrà una formazione per andare in semifinale, questo è sicuro. Ma se vogliamo vincere dobbiamo fare una grande gara, giocando con entusiasmo – ordina Garcia – e dovremo anche essere più efficaci sui calci piazzati: su questo punto dobbiamo migliorare». Lo insegna proprio la sconfitta di gennaio, quando i tre gol bianconeri sono nati tutti a «palla ferma».
Intanto il tecnico si gode l’arrivo di Bastos, il secondo acquisto indicato personalmente alla società dopo quello estivo di Gervinho. «Il suo arrivo serve a migliorare la Roma. Con lui e Nainggolan siamo più forti, la rosa è più ampia, e io ho più scelta e soluzioni».
Poi un messaggio chiaro ai dirigenti, che stanno valutando la cessione di Pjanic a giugno: « È presto per parlare della rosa dell’anno prossimo. Io so solo che prendere Nainggolan non significa perdere Pjanic. Bisogna anche lavorare per andare dove vogliamo andare, e questi giocatori non saranno troppi per giocare in Europa il prossimo anno». A buon intenditor…