(E. Menghi) Un solo obiettivo in mente e, per la prima volta, non c’entra nulla lo scudetto che da domenica la Juventus si sente in tasca. Oggi Garcia debutta in Coppa Italia, lui che è riuscito a rimettere insieme i pezzi di una squadra distrutta dalla finale persa contro la Lazio, rimettendo i sogni e le motivazioni nella testa dei giocatori delusi. Del passato non ha mai voluto parlare, perché non ne faceva parte ed era stato chiamato nella capitale proprio per cancellarlo, ma stavolta il ricordo può essere la spinta in più per andare avanti: «Non ci ho pensato nemmeno per un secondo al 26 maggio, ma magari mi servirà per preparare la gara. L’obiettivo è arrivare ai quarti di finale. Speriamo di non fare i supplementari, ma se vinciamo alla fine mi va bene lo stesso: mi interessa la qualificazione. Nella partita che arriva possiamo dimostrare, prima a noi e poi agli altri, che abbiamo tanta voglia di tornare alla vittoria. Non dimentichiamo che la prima sconfitta è arrivata dopo 17 partite, vuol dire che quello che abbiamo fatto prima non è male e, soprattutto, vuol dire che possiamo farlo di nuovo».
Vuole tornare a vincere contro la Sampdoria, per provare a prendersi una rivincita contro la Juventus ai quarti: «La Coppa Italia sembra la Coppa di Lega Francese: non ci sono molti turni ma è anche la strada più corta per arrivare in Europa e vincere un trofeo. Per questo dobbiamo passare il turno. So che la Roma ha vinto 9 volte questa competizione e se potessimo mettere una piccola stella sulla maglia non sarebbe male».
Contro ogni scaramanzia la Roma esordirà con la terza maglia, quella nera scelta dai tifosi, ma non saranno molti a vederla dal vivo, perché l’orario della partita lascerà l’Olimpico semi-deserto: «Giocare alle 18 di giovedì, con la gente che lavora, è una programmazione un po’ bizzarra. Per dare importanza a questa competizione bisognerebbe dare l’opportunità alla gente di andare allo stadio», ha puntualizzato Garcia. La Roma sarà anche la prima squadra a tornare in campo: alle 15 di domenica arriva il Genoa all’Olimpico, due giorni e 21 ore dopo l’impegno di Coppa. L’Inter, l’Udinese, la stessa Sampdoria e pure il Chievo che ha giocato ieri scenderanno in campo di lunedì. Per i giallorossi nessun rinvio.
Per Pjanic non cambia nulla, veramente nulla». Nel senso che comunque se lo vuole tenere stretto, «perché saremo più forti se restano tutti». E i giocatori forti servono per lottare per lo scudetto, in cui Garcia non ha smesso di credere: «I conti si fanno alla fine». Non si risparmia una stoccata polemica diretta a Conte, che solo contro il Real aveva mostrato la stessa «prudenza» tattica: «Forse avere la strategia di aspettare una squadra e chiudere tutti gli spazi va bene, ma è anche per giocare in contropiede e non mi ricordo, in un’ora, un contropiede degli avversari. E non credo sia una strategia perdere subito la palla dopo averla recuperata. Solo questo posso dire». Il resto lo deve dire il campo.