(E.Menghi) – Ascolta le domande, fa orecchie da mercante e dice quello che gli passa per la testa. Garcia non vuole tornare a parlare della partita con la Juventus, perché domani la Roma debutta in Coppa Italia e il campionato è storia a parte, ma si concede una piccola «deviazione», con una vena polemica sulla tattica prudente utilizzata da Conte: «Forse avere la strategia di aspettare una squadra e chiudere tutti gli spazi è una cosa che va bene, ma è anche per giocare in contropiede e non mi ricordo, durante un’ora, un contropiede degli avversari. E non credo sia una strategia perdere subito la palla dopo averla recuperata. Solo questo posso dire». Ѐ abbastanza.
Il mercato, quello ancora da fare, è un argomento tabù, ma di Nainggolan, che è un suo giocatore a tutti gli effetti, parla volentieri: «Con lui saremo più forti. Non è solo un acquisto per la seconda parte di stagione, ma anche per il futuro. Se, come speriamo, giocheremo in Europa la prossima stagione, non è male avere un giocatore di alto livello in più. Radja può giocare in qualsiasi ruolo del centrocampo, sa fare tutto. Per Pjanic non cambia nulla, veramente nulla». Non vuole che il bosniaco vada via a fine stagione, «perché saremo più forti se restano tutti». Soprattutto con quattro centrocampisti di altissimo livello a disposizione, ma difficilmente si vedranno in campo tutti insieme: «Pjanic può giocare più alto e Nainggolan ha possibilità offensive importanti, ma nella mia testa non penso a cambiare il nostro modulo. Non possiamo fare una stagione intera solo con solo tre centrocampisti, quando il modulo ne prevede sempre tre in campo. Per questo l’arrivo di Radja è una buona notizia».
E, con l’Europa di mezzo, più che utile diventerebbe necessario: «Spero che questa settimana, con tre gare di fila, sia il nostro pane quotidiano la prossima stagione. L’attualità è la Coppa Italia e il solo obiettivo è arrivare ai quarti di finale: faremo di tutto per guadagnare la qualificazione. Nella partita che arriva possiamo mostrare, prima a noi e poi agli altri, che abbiamo tanta voglia di tornare alla vittoria. Non dimentichiamo che la prima sconfitta è arrivata dopo 17 partite, vuol dire che quello che abbiamo fatto prima non è male e soprattutto vuol dire che possiamo farlo di nuovo».
Garcia sta pianificando un turnover ragionato per la sfida con la Sampdoria: «Domani in porta giocherà Skorupski: se lo merita. Sarà in campo la squadra migliore per vincere. Nainggolan non sarà convocato per la Coppa, ma per il Genoa sì. Romagnoli non può giocare e nemmeno Balzaretti, gli altri sono a disposizione. Speriamo di non fare i supplementari, ma anche se dobbiamo farli e vinciamo alla fine mi va bene, mi interessa la qualificazione».
Il tecnico francese manifesta il suo disappunto per l’orario e il giorno della partita di Coppa: «Giocare alle 18 di giovedì, con la gente che lavora, è una programmazione un po’ bizzarra. Per dare importanza a questa competizione, che se è come la Coppa di Francia è una bella competizione, bisogna dare l’opportunità alla gente di andare allo stadio. Alle 18 non è il caso. So che la Roma ha vinto 9 volte la Coppa Italia, se potessimo mettere una piccola stella sulla maglia non sarebbe male». L’ultima volta non è andata bene: «Non ho pensato nemmeno per un secondo al 26 maggio, ma magari mi servirà per preparare la gara».
Per dare una carica maggiore ai suoi, già motivati dal possibile quarto con la Juventus, senza dimenticare che è un ottimo mezzo per arrivare a centrare un obiettivo fondamentale: «La Coppa Italia sembra la Coppa di Lega Francese, non ci sono molti turni ma è anche la strada più corta per arrivare in Europa e vincere un trofeo. Per questo dobbiamo passare il turno». Non si aspetta certo che nella seconda parte di stagione la Roma capitomboli, ma lasciarsi una strada in più aperta verso il traguardo europeo è una sicurezza di cui Garcia non vuole privarsi.
Fonte: Iltempo.it