La Roma si presenta a Torino contro la Juventus con la formazione al completo, eccezion fatta dall’inserimento di Dodò al posto di Balzaretti ancora infortunato. La Juventus recupera Pirlo e schiera anche lei la formazione tipo.
I giallorossi partono forte e per il primo quarto d’ora sono padroni del campo. I bianconeri sono costretti a difendere all’interno del proprio centrocampo e non riescono ad impostare una manovra offensiva. Al 6′ Totti mette Ljajic davanti a Buffon, ma la difesa chiude. Al 13′ Pjanic lascia momentaneamente il campo per un problema al ginocchio, ma il bosniaco stringe i denti e rientra in campo. Al 15′, invece, la partita si sblocca a favore della Juventus: Tevez tiene palla all’interno dell’area e serve Vidal defilato sulla destra, lasciato solo dalla difesa giallorossa; il cileno raccoglie l’assist dell’apache e batte De Sanctis. La partita si anima e su entrambi i fronti si corrono dei pericoli: Pjanic mette in difficoltà Buffon in due occasioni, mentre De Sanctis toglie dai piedi di Llorente la palla del possibile 2-0. Alla mezz’ora fioccano cartellini gialli per Tevez, Chiellini e Gervinho. La Roma comincia ad uscire dal campo, mentre la Juventus si avvicina sempre più al raddoppio, prima con Bonucci che manca di poco il pallone su un cross pericoloso di Tevez, e poi con Llorente, che tira poco sopra la traversa. La ripresa dovrebbe vedere la reazione giallorossa, invece sancisce la supremazia dei padroni di casa. Al 48′, infatti, Pirlo batte magistralmente un calcio di punizione al centro, sulla cui traiettoria arriva dalle retrovie un indisturbato Bonucci che in scivolata spinge dentro il pallone per il 2-0. Garcia tenta di dare una svolta alla serata togliendo l’acciaccato Pjanic e il distratto Dodò a favore dei più freschi Destro e Torosidis, con il conseguente cambio di modulo dal 4-3-3 al 4-2-3-1. I cambi però non sortiscono gli effetti desiderati e la Roma non riesce ad essere pericolosa nonostante i quattro attaccanti. Nella Juventus al 60′ si fa male Tevez che viene sostituito dall’ex giallorosso Vucinic. La partita si assesta su un ritmo blando, la luce di Totti è oscurata e a 25′ dalla fine viene sostituito da Florenzi. Al 74′ nel giro di due minuti black-out in casa Roma: prima De Rossi si fa espellere per una entrata tanto brutta quanto inutile su Chiellini, poi è Castan a farsi cacciare da Rizzoli per aver parato il pallone con la mano sulla linea, sebbene spinto dagli attaccanti juventini. Il fallo del centrale brasiliano porta, inoltre, all’assegnazione del calcio di rigore per la Juventus. Dal dischetto Vucinic spiazza De Sanctis e sancisce il 3-0. La partita finisce in questo momento, e l’unica azione che si registra è un calcio di punizione di Ljajic da buonissima posizione malamente tirata contro la curva bianconera, quasi a fotografare la prestazione del giocatore serbo, ma più in generale di tutta la squadra.
La Roma fallisce la partita più importante dell’anno e lo fa senza alibi a favore, né di formazione né per errori arbitrali. La sconfitta di Torino evidenza la scarsa vena realizzativa dei giallorossi ed in generale il momento negativo che colpisce anche i big: Maicon, De Rossi e Pjanic non sono quelli di inizio campionato; in attacco Gervinho se non ha spazi davanti a sé non è quel giocatore devastante che ha dato modo di vedere, ma anzi un giocatore spesso scoordinato; Ljajic è sempre fuori dal gioco, poco partecipe e poco utile alla manovra. Come gli altri anni si aspetta la giocata di Totti che accenda la luce, ma se anche il capitano incappa in una giornata sfortunata, allora la bella creatura messa in piedi da Garcia non è che l’ombra di sé stessa.
di Matteo Isidori