(Repubblica.it – M.Mauro) La vittoria della Juventus sulla Roma è una vera e propria sentenza per il campionato. Dopo un buon inizio della squadra di Garcia, che in avvio ha dimostrato personalità, i bianconeri sono venuti fuori e hanno messo in evidenza tutto il loro cinismo approfittando della prima vera disattenzione difensiva della Roma. La Juve non ha mai sofferto più di tanto gli attacchi dei giallorossi e si è rivelata più squadra, con maggiore forza fisica e maggiore concretezza in zona gol. Quello bianconero è un gruppo unito che sa soffrire, cosa che non è riuscita alla Roma.
Totti e Gervinho sono risultati spesso decisivi, ma a Torino hanno steccato e sono rimasti a guardare i loro compagni, senza mai dare una mano in fase di non possesso. Garcia può permettersi il tridente solo se tutti si sacrificano al servizio della squadra. Neanche Castan e Benatia, che in più di un’occasione hanno rappresentato un valore aggiunto, sono stati capaci di contrastare adeguatamente gli attaccanti della Juventus. Pensare che una squadra forte e completa come quella di Conte perda gli 8 punti di vantaggio che ha accumulato mi sembra impossibile e credo che il discorso scudetto debba essere considerato chiuso.
La ripresa del campionato è stata caratterizzata anche dall’infortunio di Rossi, una pessima notizia non solo per la Fiorentina ma anche per la Nazionale, visto quanto di buono stava facendo Pepito. Su di lui Rinaudo ha commesso un fallo brutto ed antipatico, dato che non aveva nessuna possibilità di intervenire sul pallone. Non credo, però, che il difensore del Livorno avesse intenzione di far male a Rossi con la sua entrata. La squadra viola ha un organico importante, ma rinunciare al capocannoniere del campionato non sarà semplice, considerando la contemporanea assenza di Gomez. Speriamo non sia niente di particolarmente grave.