(T. Ormezzano) «Abbiamo giocato nel primo tempo la partita giusta, ma per vincere serve avere anche un po’ di fortuna nei momenti importanti». Rudi Garcia prova a metabolizzare la prima sconfitta della sua esperienza italiana, prendendosela con la sorte. Ma senza abbassare le pretese per la stagione della Roma: «Abbiamo perso l’imbattibilità ma non è ancora finito nulla. Lo scudetto? Quante gare mancano? Ci sono ancora 60 punti in palio da qui alla fine. Per ora siamo secondi e va bene, adesso importa solo vincere la prossima partita in campionato ». Voglia di riscatto, ma anche qualche rammarico per l’andamento della gara: «Alla nostra prima occasione, con Ljajic, non abbiamo segnato, loro alla prima lo hanno fatto. Poi prendere gol all’inizio del secondo tempo ci ha fatto male. Dobbiamo lavorare su tante cose ed essere in futuro ancora più forti per vincere queste partite».
E magari essere più bravi a sfruttare gli episodi. Quello che semmai ha fatto arrabbiare Garcia è il crollo nervoso del finale di gara, con la doppia espulsione che ha significato la fine anticipata del match:«Terminare la gara in nove non è una notizia gradevole. Sul 2-0 c’era ancora la possibilità di pareggiare e tornare in partita. Non so se l’espulsione di De Rossi fosse severa, ma preferisco non dire nulla, il vincitore ha sempre ragione. Ora serve tenere il profilo basso, ma ci sarà un nuovo Roma-Juve a fine campionato».