(G.Cardone/M.Pinci) Juventus-Roma non finisce mai. Dopo la corsa scudetto, la sfida del 5 gennaio a Torino e quella imminente in coppa Italia, le scintille tra le due grandi nemiche infiammano il mercato. Stessi nomi in agenda, stessa voglia di prevalere. Anche a costo di scambiarsi colpi proibiti: Alessio Cerci è il nuovo campo di battaglia su cui scontrarsi. Un’antica passione per Walter Sabatini, un obiettivo quasi dichiarato per Antonio Conte, che lo stima da quando il 4-2-4 era modulo impresso sulla sua pelle. Marotta è attivo da tempo per strapparlo al Torino.
Anche per questo il club di Cairo alza il muro di una richiesta choc: servono 25 milioni per prendersi l’ala-goleador, e senza contropartite tecniche. Anche perché se rilevare l’altra metà di Immobile piacerebbe a Ventura, lo staff tecnico torinista non è interessato a Giovinco. La dirigenza granata per dare un segnale ha già iniziato a trattare con Cerci il rinnovo del contratto in scadenza a giugno 2016 offrendo 1,5 milioni all’anno. Meno, decisamente, di quanto possono mettere sul piatto i bianconeri, in vantaggio sulla concorrenza grazie a contatti regolari e continui tenuti da Marotta e Paratici con l’agente dell’attaccante.
Eppure la partita non è ancora chiusa. E la rivalità cittadina potrebbe far pendere la bilancia dalla parte della Roma, che sul giocatore si è mossa in ritardo, ma con la convinzione di poter provare a strappare la preferenza del Toro. In ogni caso, a Trigoria hanno già bloccato un giocatore con caratteristiche simili: Juan Manuel Iturbe, ala del Verona ma in prestito dal Porto. Sabatini ha allacciato da tempo un legame strettissimo con il ds Sogliano e già definito per l’estate un’operazione articolata: i giallorossi garantiranno ai gialloblù i 15 milioni previsti per il diritto di riscatto del giocatore dai portoghesi, più altri 6 milioni. In tutto, affare da 21 milioni, Valutazione del tutto simile — e forse non è un caso — a quella che del Torino per cedere Cerci. La Juventus però non è rimasta a guardare, e appena saputo del fastidioso inserimento romanista per l’ala granata, ha restituito il colpo tentando di infilarsi con un’azione di disturbo nei discorsi per l’esterno argentino. Una tenzone a tutti gli effetti, tra due club che già a gennaio hanno incrociato penne e contratti per Radja Nainggolan.
Appena registrato il k.o. dello Juventus Stadium la Roma piazzava lo scatto decisivo con il Cagliari per assicurarsi il mediano. Resistendo in extremis al tentativo della Juve di dirottare il volo Cagliari- Roma del centrocampista belga verso Torino. Marotta aveva anche cucito un’operazione flash di cessioni al Sassuolo per garantirsi 3,5 milioni con cui soffiare per il prestito del giocatore. Ma per i colpi di scena era ormai tardi, anche se voci ricorrenti assicurano come il tentativo sia costato qualche euro in più a Sabatini. Che adesso tenta di restituire il colpo: per questo i campioni d’Italia lavorano per stringere i tempi su Cerci e evitare il golpe romanista sull’uomo che vuole Conte. Intanto però, lavorano anche per il presente immediato: il club di Agnelli ha chiesto il prestito dell’attaccante ventenne Alvaro Morata al Real. Rifiuto secco: per la baby stellina fatta in casa, le merengues chiedono 14 milioni di euro, con clausola “alla Bojan”, che consenta di riprenderlo dopo 12 mesi spendendo un milione in più. Compromesso davvero troppo difficile da accettare.